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Rugby

Sei Nazioni: l’Italia dura un tempo, poi l’Irlanda e O’Driscoll affossano la Banda Brunel

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L’Italia e il risultato attesi alla vigilia. Non c’è scampo per gli azzurri all’Aviva Stadium, la Banda Brunel riesce a giocare a viso aperto e ad impensierire gli avversari soltanto per un tempo, poi deve cedere sotto i colpi di un’Irlanda letale e sempre più lanciata verso la conquista del Sei Nazioni. Finisce con un pesatissimo 46-7 nel giorno della festa per Brian O’Driscoll, monumentale in campo al 140esimo ed ultimo Cap in maglia verde. Resta, in casa Italia, la certezza di aver trovato un talento di sicuro avvenire come Leonardo Sarto.

Pronti-via ed è subito trincea azzurra contro le tante fasi irlandesi. Alla prima mischia, però, il pack irlandese prende quel vantaggio necessario per innescare la linea veloce, Sexton e O’Driscoll (all’ultima partita in Nazionale a Dublino) giocano splendidamente il loop e il mediano d’apertura può schiacciare e trasformare la meta per il 7-0. Castrogiovanni, intanto, è costretto ad uscire, rimpiazzato da Cittadini. La reazione azzurra è repentina e Bortolami&co. riescono ad impostare un ottimo multi-fase con cui entrano per la prima volta nei 22 grazie a Tebaldi, ma l’ovale viene perso e, sul capovolgimento di fronte, gli irlandesi mettono di nuovo paura alla Banda Brunel con la velocità di Sexton e Trimble, salvo poi perdere il possesso. In grande difficoltà la mischia azzurra nuovamente al 18′, ma questa volta l’Irlanda non trova varchi per colpire la retroguardia italica, al solito ben organizzata, aggressiva nel breakdown e in grado di contenere le ondate avversarie. Difesa che qualcosa concede al 22′, ma a 2 metri dalla linea di meta gli avanti irlandesi perdono l’ovale. A fatica, gli azzurri riescono a riportarsi nella metà campo irlandese con coraggio (ma sempre con poca inventiva) e riescono a far male: su un pallone apparentemente perso dopo un allargamento del gioco, un rimbalzo favorisce e mette in moto Leonardo Sarto, straripante nella corsa lungo l’out sinistro; l’ala padovana resiste ad un placcaggio di Rob Kearney, evita il ritorno del fratello Dave e può marcare in mezzo ai pali una superba meta per il pareggio al 24′, dopo la conversione di Orquera. Gli irlandesi, però, non subiscono il colpo e arrivano ad un tiro di schioppo dalla linea di meta con Reddan, subentrato a Murray; gli azzurri reggono ma si torna sul vantaggio e Sexton piazza il 10-7 al 31′. Il finale di tempo è tutto targato Irlanda, nonostante l’Italia recuperi momentaneamente l’ovale: i Verdi macinano gioco in modo pulito, ordinato e senza sbavature, e, dopo svariate fasi, Brian O’Driscoll inventa l’ennesima magia della carriera e serve un cioccolatino a Andrew Trimble, per la seconda meta irlandese con cui si chiude il primo tempo sul 17-7.

L’intensità offensiva irlandese resta alta anche ad inizio ripresa, sebbene i padroni di casa non creino grattacapi alla Banda Brunel che, a sua volta, prova a costruire un’azione manovrata ma senza successo. Al 49′, l’Irlanda si riporta nei 22 azzurri in touche e tenta di sfondare con una maul, la sua arma migliore, ma gli avanti azzurri tamponano l’avanzamento. La morsa, però, non si allenta e al 52′ l’offensiva irlandese va in porto con Cian Healy, che va oltre sostenuto da O’Connell dopo una serie di pick&go, su cui l’ottima organizzazione italiana non può nulla. Terza meta e 22-7. Prevale la stanchezza tra le fila azzurre e O’Driscoll&co. continuano a martellare con la qualità e la rapidità dei propri trequarti ed è ancora la leggenda n°13 ad inventare la quarta meta irlandese, con un sottomano ad allargare verso Rob Kearney; il pallone viene aperto fino a Sexton che schiaccia il 27-7. Dopo la conversione mancata, è il momento della standing ovation per BOD, che pone fine alla sua carriera in Nazionale e lascia il terreno di gioco. La pressione dei padroni di casa si mantiene costante, i Verdi cercano di incamerare più punti possibili per la differenza punti e incrementano lo score al 68′ con la marcatura di Sean Cronin per il 34-7. Non succede più nulla fino al 78′, quando è Fergus McFadden a sfruttare un buco centrale lasciato dalla linea italiana e a schiacciare in mezzo ai pali il 41-7. Non finisce qui, perché a tempo scaduto l’Irlanda infierisce ulteriormente con Jack McGrath, per la meta del punto esclamativo sul 46-7. L’Irlanda vola verso il Sei Nazioni.

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Foto: Fotosportit/FIR

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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