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Lotta, Frank Chamizo in esclusiva: “Io e Dalma, a Rio per vincere”

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Frank Chamizo è il nome nuovo della lotta libera italiana. Nato a Cuba nel 1992, a soli 18 anni conquista la medaglia di bronzo ai Mondiali assoluti di Mosca nei -55 kg. Nella stessa stagione conosce l’azzurra Dalma Caneva, astro nascente del movimento italiano, e se ne innamora. La passione, ricambiata, sfocia nel matrimonio ed in un radicale cambio di vita, con il trasferimento nel Bel Paese. Ora Frank, che ha già indossato la casacca tricolore in alcuni appuntamenti internazionali, è in attesa della cittadinanza italiana (si può richiedere per legge trascorsi due anni dal matrimonio, nel suo caso da agosto 2014, ma si sta provando ad accelerare per ottenere il passaporto per meriti sportivi): l’obiettivo, ad ogni modo, è far sì che l’Italia possa contare su di lui nei grandi eventi del 2015, ovvero Europei e, soprattutto, i Mondiali che qualificheranno alle Olimpiadi di Rio 2016.
Di sicuro, comunque, la lotta nostrana potrà beneficiare dell’innesto di un sicuro campione, che potrebbe fungere da traino per l’intero movimento. Chamizo ha risposto alle nostre domande in esclusiva.

Come hai iniziato a praticare la lotta a Cuba?
Di nascosto, perché mia mamma non voleva. Però io sono andato lo stesso in una palestra di Matanzas“.

Poi l’incontro con Dalma: come l’hai conquistata?
Ci siamo conosciuti a Roma durante un collegiale di preparazione ai Mondiali 2010. Me l’ha presentata un suo amico, poi l’ho conquistata con il mio bel sorriso“.

La decisione di gareggiare per l’Italia: quanto è stato difficile salutare la tua patria e farti adottare da una nuova nazione?
Non è stato difficile, perché sono felice di vivere a Genova con la mia sposa“.

A 18 anni hai vinto un bronzo mondiale. Pensi di poter tornare su quei livelli, o migliorarli, portando così in alto l’Italia?
Io sono già su quei livelli, anzi molto meglio di allora, perché sono molto maturato“.

Da allora, però, hai cambiato categoria di peso, dai -55 ai -66 kg.
Il cambiamento è stato inevitabile perché sono cresciuto fisicamente con l’età“.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
Voglio vincere la Bundesliga di lotta“.

Pensi che tu e Dalma possiate vincere una medaglia alle Olimpiadi di Rio 2016?
Io credo che possiamo farcela“.

Che differenze hai trovato nell’organizzazione della lotta tra Italia e Cuba?
Io non ho trovato nessuna differenza, per me conta solo vincere“.

Di recente hai ottenuto dei risultati prestigiosi in contesti internazionali: raccontaci il tuo ultimo periodo di gare.
Ho vinto il ‘Yasar Dogu 42’ a Istanbul, battendo anche 10-0 un mongolo medaglia di bronzo agli ultimi Mondiali (Ganzorigiin Mandakhnaran, ndr)”.

Spiegaci perché un ragazzino dovrebbe appassionarsi alla lotta e provare a praticarla.
E’ un bello sport, di sicuro non violento. Certamente  la lotta ti insegna a vivere. Sono sicuro che qualsiasi ragazzino, vedendo questa disciplina, non avrebbe dubbi ad iniziare a praticarla“.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

Foto: Juventud Cubana

 

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