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Golf: dagli Stati Uniti al Sudafrica, l’Italia risponde presente

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Il golf italiano può sorridere dopo il weekend appena trascorso. Dall’European Tour al PGA Tour, lo Tshwane Open e l’Honda Classic hanno offerto diverse indicazioni positive per il prosieguo della stagione di Edoardo Molinari e Matteo Manassero, entrambi ben avviati verso il raggiungimento della condizione ottimale grazie anche alle ottime prestazioni sfornate rispettivamente in Sudafrica e negli Stati Uniti.

Il maggiore dei fratelli Molinari, a quasi un mese dall’ultima apparizione, ha dimostrato di aver ormai lasciato alle spalle l’operazione alla mano dello scorso agosto e sembra aver ingranato le marce più alte dopo la seconda Top 10 stagionale. Nel torneo dominato da Ross Fisher, il torinese si è nuovamente riproposto nelle zone nobili della classifica, questa volta però riuscendo a restarvi, differentemente da quanto accaduto allo Joburg Open, quando Dodo era crollato nella seconda parte del torneo. Proprio sulla continuità, peraltro, dovrà lavorare il 33enne per scalare sempre di più il ranking mondiale e per tentare l’assalto alla vittoria, improbabile finora in luce dei troppi alti e bassi di cui è protagonista il due volte vincitore sul circuito. Un giocatore estroso e fin troppo imprevedibile, ma destinato a calcare nuovamente palcoscenici importanti.

Chi è destinato, invece, ad installarsi nell’élite del golf mondiale è Matteo Manassero, in costante crescita nelle ultime due settimane passate sui campi statunitensi. Dopo la buona prestazione nell’Accenture Match Play, il veronese ha ulteriormente brillato a Palm Beach (vittoria per Russell Henley), concludendo in 12esima posizione un torneo di assoluto livello e dal tasso tecnico decisamente elevato. Il fuoriclasse azzurro ha fatto vedere le cose migliori nel primo e nell’ultimo round, in cui ha siglato due 67 di pregevole fattura che avrebbero potuto spingerlo a lottare anche per il successo finale, se non fosse stato per i due 71 nel cuore della gara. Si tratta del miglior piazzamento in carriera sul suolo americano per Manny (se si esclude il 9° posto dell’Accenture Match Play 2011), a dimostrazione di un feeling maggiore con i campi d’oltreoceano, mai troppo digeriti dal ragazzino di Negrar finora. Uno squillo importante in vista del secondo WGC della stagione, il Cadillac Championship, dove Manassero farà la sua seconda apparizione in carriera; nella scorsa stagione strappò un buon 25esimo posto, quest’anno l’asticella non può che essere posta più in alto.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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