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Scherma

Scherma: la sciabola si conferma, preoccupa la spada

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Si è chiuso un weekend di Coppa del Mondo a due facce per l’Italia della scherma, che può ritenersi molto soddisfatta dei risultati dalla sciabola, mentre giungono segnali negativi dagli spadisti.

Cominciamo proprio dalle note negative e dalla bruttissima tappa di Heidenheim vissuta dalla spada azzurra. Dopo il podio ad inizio stagione di Enrico Garozzo sono arrivate delle controprestazioni inaspettate sia a Legnano sia in Germania. Nella gara individuale i migliori sono stati proprio Enrico e Gabriele Bino, che si sono fermati nel turno dei 32esimi. Purtroppo non riesco ancora a trovare le sensazioni dei trionfi di un tempo Paolo Pizzo e Matteo Tagliariol, che hanno passato stagioni difficili per via di molti infortuni ed ora stanno cercando di tornare a dominare il mondo come facevano in passato. La gara a squadre poteva valere come riscatto dopo un sabato opaco, ma alla fine l’Italia non è andata oltre un nono posto, venendo eliminata negli ottavi dalla Corea.

Nella sciabola, invece, arrivano importantissime conferme e nel giro di due sole tappe sono già ben tre i podi che la nostra squadra si è portata a casa. All’esordio a Madrid era stato Diego Occhiuzzi a entrare il secondo posto, mentre nel Trofeo Luxardo a Padova sono arrivati i due terzi posti di Enrico Berrè e Luigi Samele. Da segnalare che i due azzurri hanno eliminato avversari del calibro del campione del mondo in carica Veniamin Reshetnikov, del francese Medard e del tedesco Wagner. Il buon momento della sciabola maschile si riflette anche nel risultato della prova a squadre, dove il quartetto composto da Luigi Samele, Aldo Montano, Diego Occhiuzzi ed Enrico Berrè ha chiuso al secondo posto, venendo sconfitta al termine di una finale combattutissima dalla Russia per 45-43.

Sono soddisfatto della due-giorni padovana, ma non siamo ancora al top – commenta il Commissario tecnico, Giovanni Sirovich –. Essere riusciti ad essere sul podio sia nella prova individuale che in quella a squadre, ma non sentire l’inno di Mameli ci lascia l’amaro in bocca. Questo è un gruppo che può dare tanto e sono sicuro che siamo già sulla strada giusta. Bisogna lavorare per limare qualche dettaglio”.

La squadra c’è, i ragazzi sono in forma ed ora l’obiettivo è dichiarato: vogliamo il primo posto.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto di augusto bizzi

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