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DOPING, bomba di Fuentes: “In Spagna dopavo tutti”

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L’Operacion Puerto sembra non dover finire mai, anzi, pare che i particolari più succosi dell’intera vicenda debbano ancora venire alla luce.

Lo scandalo, come noto, ebbe inizio nell’ormai lontano 2006. Si vociferava di oltre 150 atleti coinvolti di tutte le discipline, per lo più spagnoli. Si parlava anche di tennisti e calciatori importanti…

A pagare, tuttavia, furono in sostanza ‘solo’ gli stranieri, ovvero il nostro Ivan Basso ed il tedesco Jan Ullrich. Per il resto processi lunghissimi, non a caso non ancora giunti a conclusione, prove (si dice…) insabbiate ed una Spagna diventata tristemente famosa nel mondo per una lotta al doping ben lungi dall’essere al passo coi tempi.

Ora arriva un’altra bomba atomica per un movimento che stenta a ritrovare credibilità. Il Dottor Fuentes, ovvero il protagonista indiscusso dell’Operacion Puerto, ha dichiarato una frase ad effetto: “Ho dopato ogni genere di atleti“. Parole che sorprendono sino ad un certo punto, se ricordiamo come qualche anno fa lo stesso Fuentes disse: “Se parlo io, la Spagna rischia di perdere il Mondiale di calcio…“.

Insomma, la questione sembra ben lungi da una soluzione definitiva. Serve fare giustizia, una volta per tutte. Fuentes deve parlare, senza ulteriori esitazioni, magari sotto la pressione del Cio e della Wada, i due interlocutori principali per consegnare al mondo uno sport finalmente pulito. Solo cancellando i fantasmi del passato, si potrà costruire un futuro immune da ombre e sospetti.

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Fonte: Panorama (http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/2013/1/29/DOPING-Fuentes-ammette-dopavo-ogni-genere-di-atleta-non-solo-i-ciclisti/358709/)

 

3 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    2 Febbraio 2014 at 00:49

    È una vergogna come ce ne sono altre in tutto il mondo di cui niente sappiamo. Solo un cieco poteva non notare l’uso e l’abuso di doping indiscriminato da parte della Spagna per non parlare dell’assenza di regole. Dal caso Valverde passando per Contador e via dicendo. Doveva far già riflettere il fatto che il fondista tedesco Johan Muhlegg fosse finito a gareggiare per la Spagna. Lo sport professionistico è un sistema che funziona così, se non è Fuentes è qualcunaltro, certo che la Spagna viaggiava su altri binari senza alcun paletto di nessun tipo come per esempio Armstrong. Non hai possibilità di fare diversamente, o stai dentro o stai fuori. Sarebbe poi bello sapere se qualche sponsor che mette qualche mazzettona in qualche maniera sfugga ai controlli, se qualche atleta subisce dei ricatti, se qualcuno di scomodo venga ingiustamente fatto fuori. In questo senso vanno lette anche le provocazioni di Messner secondo il quale se il sistema doping funziona così è meglio liberalizzarlo. Le parole di Di Luca dicono tutto. C’è interesse ad eliminare il doping?

  2. Gianluca Rispoli

    1 Febbraio 2014 at 21:59

    E’ una vergogna . Nient’altro da dire.

  3. ale sandro

    1 Febbraio 2014 at 20:18

    E’ incredibile come la giustizia spagnola non volle approfondire ai tempi del processo, sui nomi e modalità di dopaggio di tutti gli atleti presenti nell’agenda,anche sotto la richiesta della Wada, del Coni e altre federazioni sportive se non ricordo male. Difficile pensare a una lotta seria al doping senza fare veramente luce sull’intera vicenda,e cioè capire come si sviluppava e chi coinvolgeva il sistema, che evidentemente non riguardava sempre il solito unico sport.

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