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Ciclismo su pista: chiude il velodromo di Varese

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In molte occasioni abbiano rimarcato come le difficoltà del ciclismo su pista azzurro dipendano anche dal basso numero di strutture adeguate a questo sport: basti pensare che in tutta Italia esiste un solo velodromo coperto, il “Fassa Bortolo” di Montichiari che ovviamente è la sede pressoché fissa dei raduni della nazionale.

Oggi arriva un’altra notizia negativa in tal senso: il Comune di Varese ha comunicato la chiusura del velodromo intitolato a Luigi Ganna, primo vincitore del Giro d’Italia. Si tratta di una pista all’aperto interna allo stadio di calcio “Franco Ossola” (anch’esso in condizioni difficili), che di fatto separa spalti e campo: da anni versa in uno stato di pesante incuria, ciononostante, ancora nelle ultime settimane, è stato utilizzato dalle società ciclistiche giovanili per allenamenti e gare di categoria; inoltre,  più di una volta i professionisti della zona, come Ivan Basso, lo hanno usato per vari test. Ora, come riporta la redazione sportiva di prealpina.it  citando il comunicato dell’amministrazione comunale, “le strutture non sono staticamente idonee all’uso” e dunque ogni attività viene sospesa: difficile che nell’immediato possa cambiare qualcosa, perché  le uniche manutenzioni di routine sono sempre state svolte dai volontari del Comitato Organizzatore Pista Varese, i quali ora non possono più fare nulla per lavori via via più dispendiosi. Nel 1971, il velodromo del rione di Masnago ospitò i Campionati del Mondo assoluti e, in tempi più recenti, qui si sono svolte una serie di manifestazioni giovanili di livello nazionale.

foto tratta da bicibg.it

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com 

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