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Canoa velocità, il ct Baron: ‘Non siamo fenomeni, ma vogliamo diventarlo’

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Riportiamo dal sito federcanoa.it le dichiarazioni del direttore tecnico Mauro Baron in merito alla stagione che inizierà tra qualche mese.

“Per la squadra di velocità stiamo puntando a concretizzare gli obiettivi che ci siamo posti per il 2014 e questo ha alzato notevolmente impegno e motivazione; in questo primo raduno abbiamo avuto un aumento dei volumi di lavoro e la reazione fisica ed emotiva dei ragazzi è stata più che positiva. La strada è quella buona per raggiungere posti importanti in questo quadriennio olimpico commenta il dt Baronabbiamo i Mondiali (qualificazioni per Rio 2016) in casa fra un anno e dobbiamo lavorare in quell’ottica; dobbiamo avere fiducia e allo stesso tempo consapevolezza, sappiamo di non essere fenomeni ma stiamo lavorando e ci stiamo impegnando per diventarlo.

Per quanto riguarda la paracanoa, ho massima fiducia nello staff guidato da Porcu; proprio pochi giorni fa ho fatto visita in raduno e li ho trovati i più ricettivi nel provare il metodo SFERA, una metodologia di intervento che punta molto sull’osservazione e sull’ottimizzazione della gestione della seduta di allenamento, basata sull’approccio teorico di quello che in gergo tecnico si chiama Costruttivismo; è un metodo che responsabilizza al massimo l’individuo nella costruzione della sua realtà e nella strutturazione dei propri meccanismi mentali, ponendosi sempre come obiettivo quello di far corrispondere la prestazione potenziale con quella reale. L’integrazione in vista dell’esordio della paracanoa alle prossime Olimpiadi è stata molto buona, il gruppo velocità ha imparato molto dal punto di vista dell’impegno, ha capito cosa vuol dire dare il massimo: vivendo la realtà della paracanoa, si sono accorti che ci sono sacrifici ed ostacoli ancora più grandi che i paracanoisti riescono ad affrontare serenamente; questo li ha portato a capire che ci sono ulteriori margini per gestire meglio la giornata.

Da quest’anno abbiamo intensificato i rapporti con le società. Non siamo strutturati per avere la FICK presente ovunque, ma la federazione siamo tutti noi, non solo le squadre nazionali. Il compito che quest’anno ci siamo dati è quello di riuscire a considerarci tutti in una specie di “raduno permanente”; in questi due mesi i tecnici Caldognetto e Cannone si sono messi a disposizione delle società, hanno valutato circa 400 atleti in diversi CRTT (centri di riferimento tecnici territoriali) e chiunque vorrà potrà usufruirne semplicemente avanzando richiesta. Questo affinché si possano comunicare mezzi, metodi e strumenti utilizzati con la squadra azzurra, favorire dialogo costante ed utilizzarli anche “in periferia” con i dovuti adattamenti. Sul territorio è quindi necessario rivolgere attenzione alle categorie giovanili indirizzando e valorizzando il lavoro societario. Come sostiene il presidente Buonfiglio, siamo condannati a vincere e non basta farlo una volta, quindi barche in spalla, i chilometri da percorrere sono lunghi ancora tre anni”.

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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