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Sci di fondo: a Davos per ripartire, con qualche polemica…
Dalla Scandinavia alla Svizzera, con tanti buoni propositi e con concrete speranze di dare un tocco d’azzurro al terzo weekend di Coppa del Mondo, dopo le prime gare a Kuusamo e a Lillehammer povere di spunti per la Nazionale di Silvio Fauner. A Davos i fondisti nostrani dovranno necessariamente mostrare segnali di crescita sul piano della condizione fisica e atletica, per non rischiare di farsi trovare impreparati nelle prossime settimane, quando la stagione olimpica entrerà nel vivo con il Tour de Ski.
L’avvicinamento alla tappa elvetica, inoltre, non è stato esente da polemiche, per le parole del 37enne Fabio Santus, di nuovo in Coppa a due anni di distanza dall’ultima apparizione; un ritorno che, per il veterano azzurro, non è sinonimo di soddisfazione e felicità, anzi, rappresenta quasi una sconfitta per il fondo italiano, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate sulla sua pagina Facebook, in cui attacca i piani alti per il mancato utilizzo dei giovani. Parole, insomma, che non potranno passare inosservate, così come le prestazioni di Roland Clara e Federico Pellegrino, le due punte azzurre per il weekend per la 30km e per la sprint, entrambe a skating, la loro tecnica preferita. Il brunicense e il valdostano possono entrare rispettivamente nella top ten e in finale nelle proprie gare e – perché no – cercare di puntare ad un podio difficile ma non del tutto irraggiungibile. Pellegrino, peraltro, può vantare già un terzo posto sull’anello elvetico, conquistato lo scorso anno e per giunta in tecnica classica, specialità in cui il 23enne ha compiuto passi in avanti ma non da fargli preferire l’alternato al pattinato. Una ghiotta occasione, dunque, per riscattare l’opaca sprint di Kuusamo e per continuare la sua crescita tra i grandi della velocità mondiale. Non ha brillato finora David Hofer, ma anche per lui Davos potrebbe rappresentare il giro di boa della stagione: la sprint e la tecnica libera sono un connubio perfetto per le sue qualità, come dimostrato spesso nella Coppa del Mondo 2013.
La durezza delle gare e il rendimento di Clara sono due grandezze direttamente proporzionali e una 30km con partenza ad intervalli è pane per i denti del 31enne carabiniere. In teoria, si tratta di una gara estremamente congeniale a Rollo, sempre brillante sulle lunghe distanze e quando c’è da correre contro il cronometro più che sull’uomo. Le risposte più convincenti sono attese proprio da lui, sebbene negli ultimi anni Davos non abbia regalato grandi piazzamenti all’atleta azzurro, come lui stesso ha fatto presente in alcune dichiarazioni rilasciate ad Olimpiazzurra dieci giorni fa: “[…] gare a skating non ce ne sono tranne che a Davos, dove non so se andrò perché negli ultimi 5-6 anni è stata sempre la peggiore gara dell’anno! Non so se sia la pista o cosa, ma Davos non mi vuole bene”. Una cabala da interrompere, per non rischiare di restare impantanati in vista delle gare che contano davvero. Nella gara distance, si cimenterà tra gli altri anche Giorgio Di Centa, avvezzo alle lunghe distanze ma meno – negli ultimi tempi – allo skating.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
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