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Ginnastica, Coppa del Mondo: le pagelle. Super Ferrari, Ferlito affaticata, la prima di Iordache

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Ieri pomeriggio si è svolta a Glasgow (Scozia, Gran Bretagna) la seconda tappa della Coppa del Mondo di ginnastica artistica (clicca qui per cronaca, classifica e punteggi), la gara che ha chiuso ufficialmente il 2013 della Polvere di Magnesio. Di seguito le nostre pagelle dedicate alle ginnaste scese in pedana.

 

LARISA IORDACHE: 10. La prima volta non si scorda mai. Lo scricciolo di Bucarest coglie il primo successo a livello mondiale in una competizione di primissima fascia, per la prima volta in carriera riesce a battere un’americana di livello come la Price, per la prima volta sale sul gradino più alto di una prova di Coppa del Mondo. E centra il quarto successo nelle ultime cinque uscite dopo lo sfortunato Mondiale.

La rumena riesce nell’impresa grazie a quattro routine solide e ben impostate, da vera all-arounder. Questa volta, però, la 17enne fossilizza il suo successo sull’attrezzo a lei meno congeniale: le parallele asimmetriche. Sugli staggi esibisce una tecnica fantastica, una precisa mai vista, fa capire che ha praticamente azzerato il suo punto e riesce a limitare i danni grazie a un 14.400 che fino all’altro giorno non era nelle sue corde.

Il neo del pomeriggio arriva dall’amata trave da cui cade ancora una volta. Larisa continua a provare esercizi di livello spaventoso, ma in questo modo l’errore è costantemente dietro l’angolo.

 

VANESSA FERRARI: 8,5. Magica, ancora una volta. La bresciana realizza il bis in Coppa del Mondo, dopo il terzo posto di settimana scorsa a Stoccarda e arricchisce un palmares sempre più infinito: questa è la medaglia numero 23 a livello internazionale (Europei, Mondiali, Coppa del Mondo, Giochi del Mediterraneo) tra le seniores, la numero 29 contando anche gli anni da juniores.

A livello emozionale ha lasciato trapelare di meno rispetto a settimana scorsa: non è servita la rimontona per prendersi il podio, alleggerita dalle difficoltà della Teramoto e dall’errore tecnico della Popa al volteggio. Per inciso: anche se la giapponese e la spagnola fossero state perfette, questa Vanessa sarebbe arrivata comunque dove è arrivata.

Corpo libero sontuoso, a cui è mancata la combinazione in seconda diagonale che le ha tolto due decimi e la possibilità di attaccare il vertiginoso 14.833 conquistato in Germania.

Regolarità impressionante, sempre over 14 punti (mancato alla trave per un piccolo sbilanciamento), da vera all-arounder che non smentisce mai una grinta, un carattere e una voglia immensa. Stagione memorabile, ma avremo modo di ritornarci sopra.

 

ELIZABETH PRICE: 8-. Super favorita della vigilia, esce dall’Arena di Glasgow con un secondo posto e tanto amaro in bocca. La statunitense è caduta dal suo vertiginoso Amanar, il pezzo forte del suo repertorio. Delle parallele tirate a lucido da vera top mondiale (14.833) non le sono bastate per insidiare fino in fondo la Iordache, scappatale poi via al corpo libero.

Ebee festeggia comunque alla grande il proprio ritorno sulle scene dopo quasi un anno di assenza: successo a Stoccarda, secondo posto a Glasgow, testa della Coppa del Mondo (pari merito con Larisa), forma fisica recuperata alla perfezione, grande convinzione. Sarà un osso durissimo nel 2014.

 

CARLOTTA FERLITO: S.V. Difficile dare un voto alla siciliana, perché è una prestazione dalle più sfaccettature. Valutando esclusivamente quello che si è visto in pedana sarebbe un 5 (caduta alla trave, caduta al corpo libero con solo tre diagonali esibite). Valutando il salvataggio del Tarzan alle parallele sarebbe un 7. Considerando lo stato di salute/forma (risentimento importante al polpaccio, mal di gola, fatica di fine stagione) allora si capisce il perché della giornata no.

La caduta al quadrato magico è la peggiore chiusura di stagione che potessimo aspettarci. La 18enne è uscita zoppicante dalla pedana, con una brutta smorfia. Speriamo che non sia nulla di grave e che tutto sia recuperabile con una semplice fisioterapia. Delle settimane di riposo saranno fondamentali per il rigenero dell’azzurra.

 

ROXANA POPA: 6,5. La spagnola era data in formissima dopo la bella vittoria all’Abierto Mexicano e non ha smentito i pronostici della vigilia che la davano in lotta per il terzo posto. Semplicemente, però, è subentrato un grave errore tecnico che le ha impedito di sperare fino in fondo: ha clamorosamente sbagliato l’esibizione del volteggio. Avrebbe dovuto fare un doppio avvitamento e invece è arrivato un semplicissimo teso (4.4 di D Score): subito addio ai sogni di podio in partenza. Probabilmente ha sbagliato l’approccio alla tavola. Il resto degli esercizi è stato buono, con il picco al corpo libero (14.300).

 

ASUKA TERAMOTO: 5. La nipponica ha deluso parecchio e non è riuscita mai a entrare pienamente in gara: caduta dalla trave, uscita al corpo libero, evidenti errori alle parallele.

RUBY HARROLD e REAR THAKER: 4. Che brutta gara delle britanniche in casa! Ruby è caduta dalle sue parallele e ha fatto un netto passo indietro rispetto alla bella gara di Stoccarda; Rear ha sentito troppo l’emozione di una gara così importante e ha steccato. Si rifaranno nel 2014.

 

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