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Ciclismo: Sagan torna sulle pietre della Parigi-Roubaix

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Dopo due anni di assenza Peter Sagan tornerà a correre la Parigi-Roubaix. Questa la novità più importante per lo slovacco emersa dal primo ritiro stagionale della Cannondale Pro Cycling svoltosi a Riotorto, in Toscana, dove sono stati scelti i programmi dei corridori fino al termine del Tour de France.

La prima parte di stagione, per Sagan, sarà molto intensa e si aprirà al Tour de San Luis a gennaio per proseguire con Dubai Tour, Tour of Oman, Strade Bianche e Tirreno-Adriatico che dovrebbero preparalo al meglio in vista del primo vero appuntamento stagionale: la Milano-Sanremo. Dopo la Classicissima il vincitore della Maglia Verde al Tour del 2013, ha in programma di partecipare ad Harelbeke, alla Gand-Wewelgem, al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix. Tre chances importanti per conquistare la prima Classica Monumento della carriera. Privilegiando  questi appuntamenti il corridore della Cannondale si troverà costretto a saltare le classiche delle Ardenne per rientrare alle competizioni, per preparasi al meglio per il Tour, con il Giro della California; ancora da definire quale sarà l’ultima corsa in preparazione della Grande Boucle.

Queste le sue parole: “Sono molto contento di poter tornare a correre la Paris-Roubaix. È una corsa unica, dura e imprevedibile, e per questo mi ha sempre affascinato. Non mi sento di parlare di ambizioni o fare previsioni sul risultato che potrò ottenere. Nelle due volte che l’ho disputata da professionista, una volta non l’ho conclusa e nell’altra sono arrivato con un gruppetto lontano dai primi. Credo sia una corsa dove serve esperienze e fortuna. Non sento la pressione e neanche l’esigenza di dover fare risultato. Sarà un’esperienza che mi aiuterà a crescere e migliorare. Corridori come Cancellara e Boonen, per fare due esempi, sono veri e propri specialisti. Io posso solo assicurare che correrò dando il cento per cento per ottenere il miglior risultato. Avrò modo di fare dei test quando ci avvicineremo alla corsa, anche perché le pietre richiedono un modo di correre differente rispetto ad altre prove. Prima della Roubaix ho altri obiettivi importanti e, in questo momento, più alla mia portata. Per me si tratta di una nuova ed elettrizzante sfida

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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