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Volley, l’Italia ama la Grand Champions Cup! I precedenti vittoriosi

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Nella notte l’Italia inizierà la propria avventura nella Grand Champions Cup. Per la terza volta la nostra Nazionale maschile di volley scenderà in campo nel supertorneo che vede la partecipazione di tutti i campioni continentali.

Nelle due precedenti occasioni gli azzurri sono sempre saliti sul podio: fantastica vittoria nel 1993 (era la prima edizione della manifestazione), terzo posto nel 2005. Per la prima volta il nostro Paese ha accettato una wild card e non si presenta da Campione d’Europa.

 

L’incredibile, leggendario e magico sestetto di coach Velasco dominò in lungo e in largo vent’anni fa. Esordio vincente con la Corea del Sud: un 3-0 in passeggiata (15-5; 15-9; 15-9). Quando il rally point system era solo un lontanissimo pensiero, sconfiggemmo con sofferenza il Giappone per 3-1 (8-15; 15-9; 15-12; 15-13) prima di demolire gli USA (15-5; 15-7; 15-8).

A quel punto l’incontro che decideva il trofeo. Una battaglia campale contro il Brasile che proprio in quegli anni stava emergendo. I carioca ci demolirono nel primo parziale (15-8), poi Sartoretti e compagnia volarono sul 2-1 con due set thrilling (17-15; 15-13) prima di venire acciuffati nel quarto. Nel tie-break (che ai tempi era un vero e proprio set), gli azzurri tiravano fuori gli artigli, azzannavano il Brasile (15-11) e portavano a casa la Coppa. Il successo finale su Cuba (3-1) metteva il sigillo su una campagna storica.

Era l’Italia Campione del Mondo, era l’Italia che avrebbe vinto l’iride nel 1994, era l’Italia che avrebbe poi fatto il triplete nel 1998 (con un’altra squadra). Era l’Italia sfortunata delle Olimpiadi di Atlanta. Era la più forte Nazionale di tutti i tempi.

 

Nel 2005 l’Italia di Gian Paolo Montali vinceva a sorpresa gli Europei a Roma e si qualificava per la Grand Champions.

A Nagano l’Italia partiva col turbo: due 3-0 secchi su Cina ed Egitto. Gli azzurri si trasferiscono a Tokyo e nella capitale capiscono che i big sono altri. Gli Stati Uniti ci stendono per 3-0 (25-23; 25-20; 25-18), poi ci svegliamo con il Brasile e mettiamo in scena una delle partite più belle della nostra storia. Papi e compagni vanno sotto 2-0 contro i maestri: il primo set finisce addirittura 32-30! Non ci arrendiamo, tiriamo fuori le unghie e riportiamo l’incontro in parità. Il tie-break, però, non è gioioso come nel 1993 e ci dobbiamo inchinare ai carioca.

La vittoria finale sul Giappone (3-0) vale solo per mettersi al collo un’onorevole medaglia di bronzo.

 

Riusciranno gli uomini di Berruto a confermare la tradizione?

 

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