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Ciclismo

Fausto Scotti in esclusiva: “Ciclocross in crescita. Al top con le donne”

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BRUGHERIO – In occasione della terza tappa del Giro d’Italia di ciclocross abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Fausto Scotti, CT della nazionale italiana. Con lui abbiamo fatto il punto sulla situazione in Italia sia per quel che riguarda gli atleti che l’organizzazione di corse e la possibilità, nei prossimi anni, di avere anche i Campionati del Mondo nel Bel Paese.

Una grandissima festa di pubblico qui a Brugherio in uno scenario spettacolare per la terza tappa del Giro d’Italia di ciclocross. Un grande successo per l’organizzazione. 

“L’organizzazione ha fatto un capolavoro, un posto meraviglioso, si riesce a vedere tutto il percorso. È un bel vantaggio anche per il pubblico e testimonia quanto, anche per il ciclocross, si stia crescendo anche a livello organizzativo per il ciclocross”.

A che livello è, al momento, la nazionale italiana di ciclocross rispetto alle altre nazionali con cui si trova a gareggiare?

“Siamo la nazione con più praticanti donne. Nelle categorie femminili abbiamo grossi numeri. anche oggi abbiamo quasi raggiunto quota 500 partenti e si spera che nelle prossime tappe, entrando nel vivo della stagione, si possa arrivare a toccare quota 100 iscritti per queste gare. Siamo molto soddisfatti degli atleti e in particolar modo della nazionale femminile. Abbiamo conquistato una bella medaglia agli Europei dove Alice Maria Arzuffi è arrivata terza., mentre Elena Valentini e Chiara Teocchi sono arrivate rispettivamente quarta e ottava. La Teocchi è una giovane molto interessante e ha colto un ottimo ottavo posto. Nelle categorie giovanili stiamo crescendo e adesso rientreranno anche Francesca Cauz e Eva Lechner: per le prossime prove di Coppa del Mondo e per i Mondiali lavoreremo con queste ragazze”. 

Nelle ultime settimane Enrico Franzoi ha conquistato due piazzamenti nei 10 in Coppa del Mondo. Questi risultati sottolineano ancora di più il suo ruolo di faro per la nazionale? 

“Franzoi ormai da tempo è il faro del movimento maschile. Io a volte lo stuzzico per fargli tirare fuori la grinta, so che in questo modo reagisce bene. Questi due piazzamenti tra i 10 sono frutto anche dell’attività in Mountain Bike. Ha dimostrato di stare bene, di essere in buona forma e di essere calato molto di peso. Un fattore positivo è il fatto che riesce a guidare in alcuni punti di percorso in cui prima faceva fatica, grazie proprio alla Mountain Bike. Sottolineiamo che Franzoi farà sempre parte della nazionale e può essere, assieme a Marco Aurelio Fontana, un punto di riferimento importante anche per i giovani”. 

Lo scorso anno a Roma c’è stata una tappa di Coppa del Mondo e lo stesso avverrà quest’anno. Oltre a questo, c’è anche l’idea di portare il Mondiale in Italia? 

“Abbiamo un progetto che stiamo cercando di portare avanti con grossissime difficoltà. Noi vorremo fare la Coppa del Mondo fino al 2017 per poi organizzare i Mondiali nel 2018. A cavallo di queste date vorremmo anche organizzare un Campionato Europeo, e ci stiamo già muovendo in questo senso per far crescere i nostri atleti e per dare visibilità al nostro sport”.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: solobike.it

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