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Da Barcellona a Berlino: il 2014 di Tania Cagnotto, con Rio all’orizzonte

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Da Barcellona a Berlino, dai Mondiali spagnoli agli Europei teutonici. Il 2013-2014 di Tania Cagnotto riparte dal Montjuic, dai due argenti iridati e dal quarto posto nei 3 metri, per concludersi – si spera come a Rostock nello scorso giugno – con l’avventura continentale dal 20 al 24 agosto. In mezzo, stando a quanto dichiarato dalla stessa 28enne bolzanina, un paio di gare nazionali, le sei tappe delle World Series in programma in primavera e il Grand Prix di Bolzano ad inizio agosto. Ma, soprattutto, un dubbio: Rio 2016, sì o no?

Dopo le lacrime di Londra, con i due podi sfiorati per pochissimi punti, l’atleta azzurra parteggiava per un secco ‘no’. A caldo, a causa anche di qualche decisione contestabile da parte dei giudici, intravedeva ella in primis la fine di una splendida carriera, priva però di un alloro a Cinque Cerchi. Poi, dopo un lungo periodo di vacanza, le prime smentite. “Vediamo anno per anno, in questo 2013 rallenterò i ritmi di allenamento e raccoglierò quello che verrà. Rio è ancora distante”, le parole più volte pronunciate nello scorso inverno. Intanto, però, tra apparizioni televisive e qualche copertina la ‘blanda’ preparazione continuava. Meno intensità, più maturazione psicologica e consapevolezza nei propri mezzi, quasi illimitati in virtù di una dote da ‘garista’ straordinaria. Gli Europei di Rostock, con due ori ed un argento, e i Mondiali di Barcellona, con due secondi posti e un clamoroso titolo da 1 metro sfumato per dieci centesimi, hanno esaltato i suoi tifosi e tutti gli appassionati di tuffi. Tania Cagnotto non ha intenzione di abdicare, questa la splendida fotografia della passata stagione.

E adesso? Nel 2014, come ha rivelato la stessa trampolinista qualche giorno fa, cambierà poco. Ancora un anno ‘leggero’, senza troppe pressioni, con i soli Europei di Berlino come appuntamento clou. Tradotto, una stagione fondamentale per il futuro: il biennio successivo sarà tosto in ottica Olimpiadi (Tania avrà sì 31 anni, ma al momento è ancora nell’élite mondiale) o l’azzurra cederà nel proprio intento? Conoscendola, sicuramente la prima ipotesi: quando talento e carattere si uniscono, è difficile non raggiungere i propri obiettivi.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

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