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Ciclismo, doping: Froome favorevole alle nuove regole

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Il vincitore del Tour de France 2013, il britannico Christopher Froome, si è detto favorevole alle nuove regole previste dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), che prevedono squalifiche di quattro anni al posto dei due attuali: “È un bene che la WADA abbia previsto di allungare le squalifiche da due a quattro anni, e che il ciclismo sia in prima linea in questa lotta”. Secondo il nativo del Kenya, infatti, il ciclismo è oggi “la disciplina di durata più pulita”.

Quando alla prima condanna coloro che imbrogliano prendono quattro anni di sospensione, è una cosa seria in uno sporto nel quale le carriere sono brevi. Si può essere professionisti per circa 15 anni. È una sanzione dura ed è ciò di cui abbiamo bisogno nel ciclismo”, ha continuato.

Froome è anche tornato sulle voci riguardanti l’uso di sostanze vietate da parte sua, soprattutto dopo la schiacciante vittoria al Tour de France: “Mi ha ferito ma me l’aspettavo, perché dopo i fatti di Lance Armstrong tutti pongono questa domanda. Qualsiasi corridore porti la maglia gialla si troverà a dover rispondere ad accuse di doping”, ha concluso il ciclista.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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