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Beach volley, Greta Cicolari si difende così: il comunicato stampa

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Dopo aver ricevuto una squalifica di sei mesi (clicca qui per saperne di più), dopo che nella giornata di ieri è saltata fuori una registrazione audio in cui veniva insultata da un dirigente FIPAV (cliccate qui per ascoltare), Greta Cicolari ha diffuso un comunicato stampa. Riceviamo e pubblichiamo (grassetto nostro).

 

Si rende doverosamente noto che Greta Cicolari, atleta di rilievo internazionale ed olimpico nella disciplina sportiva del Beach Volley, nonostante i lusinghieri risultati conseguiti nel corso della corrente stagione sportiva (Oro Giochi del Mediterraneo, 5° posto Campionato del Mondo, 1° atleta nella classifica Ranking Europeo), è stata costretta a sospendere l’attività agonistica.

Detta sospensione che, di certo, determina la compromissione della stagione sportiva in corso, è dovuta ai contrasti insorti tra la FIPAV – Federazione Italiana Pallavolo e l’atleta medesima.

Purtroppo tale situazione ha compromesso la partecipazione di Greta Cicolari ad importantissimi eventi, tra i quali World Tour (Los Angeles, Xiamen, Phuket) mentre è assai probabile la sua esclusione per la tappa di Durban.

Le divergenze fra l’atleta e la Federazione hanno altresì determinato la sua definitiva esclusione dall’ambito federale mediante l’immediata risoluzione del contratto che legava l’atleta alla FIPAV fino al 2016 sulla base di un progetto sportivo principalmente finalizzato alla partecipazione di Greta alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Attualmente, l’accesa contrapposizione tra Greta Cicolari e la FIPAV costituisce oggetto di giudizio avanti gli organi della giustizia sportiva.

Al riguardo, avendole accreditato comportamenti contrari al codice sportivo, contestati e qualificati dall’atleta come veri e propri pretesti, l’organo giudiziario di primo grado della FIPAV le ha inflitto la squalifica di mesi sei.

Ritenuto iniquo ed assurdo detto pronunciamento, Greta Cicolari si accinge a ricorrere alla CAF, nella ferma intenzione di denunziare il comportamento della FIPAV avanti ogni sede giudiziaria, sportiva, civile e penale.

Lo studio legale romano cui Greta Cicolari si è rivolta a tutela dei suoi diritti ha negato il rilascio di ulteriori informazioni, poiché l’odierna fase di confronto impone la riservatezza del caso, sia pur affermando di aver già presentato un primo ricorso al Tribunale di Roma per il pagamento di quanto dovuto all’atleta a termini di contratto e di aver interessato la Procura della Repubblica per fatti di estrema gravità penale.

Ciò che Greta intende far emergere sono i reali motivi, niente affatto sportivi, per cui gli organi federali hanno dato luogo ad un comportamento ostruzionistico e pretestuoso nei confronti di una atleta di primario livello mondiale.

Rimane assolutamente ferma la volontà di Greta Cicolari di continuare a perseguire risultati sportivi di prestigio, sia per l’Italia che per il Beach Volley.

 

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