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Scherma, all’estero anche il maestro di Cassarà

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Un’emorragia che non sembra avere fine né rimedio. La scherma italiana perde un altro maestro, un altro straordinario campione rimane senza guida tecnica. Massimo Omeri non ha potuto dire no all’offerta arrivata da Hong Kong per guidare la nazionale del Paese asiatico, e ha lasciato, tra gli altri allievi, Andrea Cassarà. La Federazione italiana, ancora una volta, si è trovata senza armi per ribattere a un’offerta troppo ricca.

«Siamo impotenti dinanzi a questa emorragia di tecnici italiani all’estero», ha commentato il presidente Giorgio Scarso.
«Non entriamo nel merito delle scelte personali, ma non possiamo non esprimere il nostro rammarico nell’assistere a un processo di depauperamento della scuola magistrale italiana che rappresenta uno degli elementi fondamentali per garantire alla scherma azzurra di mantenere lo standard d’eccellenza».

Omeri è da 10 anni maestro di Andrea Cassarà, due titoli di campione olimpico a squadre, un oro mondiale individuale, cinque Coppe del Mondo in bacheca. «Dal punto di vista umano dispiace», ha detto Cassarà raggiunto da Olimpiazzurra, «ma dobbiamo imparare un po’ di flessibilità da sport come tennis e calcio». Il maestro è fondamentale nella scherma, non è semplicemente un tecnico, ma qualcosa di più, eppure bisogna adeguarsi ai cambiamenti. «Sto già cercando, con la massima tranquillità, una situazione che mi permetta di continuare a essere nei primi posti della classifica mondiale. Per ora cerco un preparatore atletico, poi, tra 15-20 giorni, deciderò il mio nuovo maestro».

Foto da Federscherma

gabriele.lippi@olimpiazzurra.com

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