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Ciclismo

Ciclismo: il pagellone del 2013. I migliori

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Dopo un anno di sfide tra cronometro e volate, salite e strappi, muri e tratti in pavé, è tempo di tirare le somme. Una stagione, come sempre, avvincente che andremo ad analizzare in tre diverse parti. Oggi, il pagellone, si limiterà a coloro che hanno rubato l’occhio cogliendo i migliori risultati da gennaio a ottobre.

FROOME Chris, voto 9: il suo Tour de France è da incorniciare. Parte forte e mette subito le cose in chiaro, salvo poi calare nell’ultima settimana quando ormai il risultato è acquisito. Forte a crono e in salita, nonostante la poca classe in bicicletta è il prototipo del corridore anglosassone moderno. Di fatto, perde solo alla Tirreno-Adriatico. Da rivedere il finale di stagione e la brutta figura del Mondiale.

CANCELLARA Fabian, voto 8.5: vince tutto quello che deve vincere, in fin dei conti il Mondiale era troppo duro anche per lui. La doppietta Fiandre-Roubaix, per la seconda volta in carriera, considerando i problemi di cadute varie tra le due, ha un fascino particolare. L’impresa la fa ad Harelbeke, quando dimostra, per l’ennesima volta, di essere un vero fenomeno. Alla Vuelta fa il diavolo a quattro e conquista il bronzo Mondiale nella cronometro senza aver preparato in maniera specifica la competizione.

NIBALI Vincenzo, voto 8,5: non lascia il segno nelle classiche di primavera, ma si inventa padrone al Giro d’Italia, nel quale è senza avversari. Il podio alla Vuelta aggiunge valore alla sua stagione, mentre al Mondiale, nonostante la sfortuna, si ferma ai piedi del podio. Unico difetto, probabilmente, le troppe cadute. Per il resto è uno dei pochi ancora in grado di usare con continuità la fantasia in corsa.

RODRIGUEZ Joaquim, voto 8,5: uno psicodramma. Secondo alla Liegi, terzo al Tour, quarto alla Vuelta e secondo al Mondiale. Tanti piazzamenti senza mai arrivare alla vittoria di prestigio prima del Giro di Lombardia. Le lacrime sul podio di Firenze sono uno spaccato di umanità che l’ha fatto avvicinare, molto più di prima, al pubblico. Vince il World Tour.

RUI COSTA Alberto, voto 8,5: il Mondiale lo proietta tra i migliori del globo, ma anche prima la sua stagione è di altissimo livello. Vince il Giro di Svizzera e fa sue due tappe del Tour, dimostrando grande classe. Il prossimo anno, alla Lampre, sarà quello in cui confermarsi tra i big della disciplina.

HORNER Chris, voto 8: quando, probabilmente, nessuno se lo aspettava più è stato in grado di tirare fuori il coniglio dal cilindro andando a vincere una Vuelta con diversi interpreti di alto livello. A 41 anni suonati, è impresa per pochi.

SAGAN Peter, voto 8: manca una vittoria di spessore. In ogni caso, si piazza a Sanremo e al Fiandre, in entrambe le occasioni secondo, portando a casa la Gand-Wevelgem, la sua prima classica. 22 vittorie stagionali, va migliorata la qualità media. Ed è tempo, dopo 3 anni al vertice, di conquistare la prima Monumento.

MARTIN Tony, voto 8: è il miglior cronoman del mondo e perde solo una volta contro Cancellara alla Vuelta, salvo poi rifarsi al Mondiale. Il rischio è che diventi un corridore, per quanto fortissimo, troppo monotematico. Potrebbe testarsi, ad esempio, nelle classiche del Nord.

KITTEL Marcel, voto 8: il re delle volate nel 2013. Cavendish, al Tour, non può che inchinarsi. Una sfida interessantissima anche in vista futura. Il tedesco, però, sembra aver fatto un bel salto di qualità.

VALVERDE Alejandro, voto 7.5: paga tantissimo il clamoroso errore del Mondiale, che di fatto mette in secondo piano il resto della stagione, corsa sempre ad alti livelli. È sfortunato al Tour de France, in cui buca nel momento meno adatto perdendo diversi minuti. Chiude sul podio alla Vuelta.

MARTIN Daniel, voto 7,5: splendido il successo alla Liegi, ma per il resto si vede poco. Non riesce ancora ad esprimersi al meglio nei grandi giri e il Mondiale è un disastro per lui e per Roche. Vince una tappa al Tour de France.

QUINTANA Nairo, voto 7,5: il secondo posto al Tour de France vale tantissimo considerando la superiorità di Chris Froome. In salita è una vera e propria garanzia, e considerando la giovane età il futuro non può che essere dalla sua parte.

KREUZIGER Roman, voto 7,5: è tra i più competitivi fino a luglio, ma nel finale di stagione paga la stanchezza ritirandosi dalla Vuelta e non partecipando al Mondiale. Si impone all’Amstel ma sopratutto corre un Tour da protagonista, quasi sempre al pari, se non meglio, del suo capitano Alberto Contador.

KWIATKOWSKI Michal, voto 7,5: nonostante sia meno concreto nella seconda parte di stagione, fino al Tour de France macina una serie incredibile di piazzamenti in corse assolutamente diverse tra loro, risultando competitivo, di fatto, in tutti i settori. Un nome interessantissimo per il futuro considerando anche la giovane età.

STYBAR Zdenek, voto 7,5: la fortuna non è dalla sua parte sul Cerrefour de l’Arbre alla Roubaix, quando viene quasi sbalzato dalla bicicletta senza poterci fare nulla. Sfuma il podio ma anche una concreta possibilità di vittoria. Nel finale di stagione torna assoluto protagonista con l’Eneco Tour e la Vuelta a España in cui vince una tappa.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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