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Tokyo 2020: il vento è cambiato

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Sarà la capitale giapponese, Tokyo, ad ospitare i Giochi Olimpici estivi del 2020, come accadde nel 1964. Per il Giappone si tratterà della quarta edizione olimpica, considerando anche quelle invernali di Sapporo 1972 e di Nagano 1998.

La scelta di Tokyo come città organizzatrice delle Olimpiadi suggella quello che per gli analisti geopolitici è già un dato di fatto da diverso tempo: l’Europa è oramai un attore di secondo piano dal punto di vista politico-economico, il che si riflette, con un po’ di ritardo, anche nel mondo sportivo. Il baricentro geopolitico del mondo, un tempo saldamente installato nell’Atlantico, tra la vecchia Europa e gli Stati Uniti, si è oramai spostato dall’altra parte del mondo, nel bel mezzo del Pacifico, dove gli USA rivaleggiano con le potenze emergenti dell’Asia, sebbene il Giappone sia un’importante realtà già da tempo.

Non è un caso se, nell’arco di 12 anni, le tre principali economie asiatiche (Cina, Giappone e Corea del Sud) si ritroveranno ad ospitare i Giochi Olimpici: dopo Pechino 2008, avremo infatti l’edizione invernale di Pyeongchang 2018, per poi arrivare a Tokyo 2020. Fino ad oggi, solo l’Europa ed il Nord America avevano avuto il privilegio di ospitare consecutivamente sia i Giochi invernali che quelli estivi, e le Olimpiadi estive non erano mai state assegnate a due città asiatiche in tempi così ravvicinati.

La scelta del Giappone rappresenta ad ogni modo un premio sia dal punto di vista sportivo, in quanto Paese che si trova costantemente tra le potenze olimpiche mondiali, sia dal punto di vista politico ed umano, per l’incredibile capacità di risollevarsi da una tragedia come quella di Fukushima, nonostante gli strascichi che andranno avanti ancora per secoli.

In compenso, l’elezione di Tokyo dovrebbe praticamente spalancare le porte all’Europa per l’organizzazione dei successivi Giochi invernali del 2022, visto che il Nord America non sembra essere interessato, mentre numerose città del vecchio continente hanno già manifestato la propria intenzione a candidarsi. Ne sapremo qualcosa di più il prossimo 14 novembre, data limite per presentare le candidature per l’organizzazione delle Olimpiadi del 2022.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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