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Taekwondo

Taekwondo: l’annosa questione delle categorie

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La problematica delle categorie di peso del taekwondo non è una questione da poco: attualmente, la WTF (World Taekwondo Federation), utilizza una suddivisione che prevede otto categorie maschili ed altrettante femminili, secondo il seguente schema:

UOMINI

-54 kg

-58 kg

-63 kg

-68 kg

-74 kg

-80 kg

-87 kg

+87 kg

DONNE

-46 kg

-49 kg

-53 kg

-57 kg

-62 kg

-67 kg

-73 kg

+73 kg

Questa suddivisione è utilizzata in tutte le principali competizioni internazionali, compresi i Campionati Mondiali, e dà vita al ranking mondiale della WTF. L’unica manifestazione di rilievo nella quale queste categorie non possono essere prese in considerazione sono i Giochi Olimpici. Alle Olimpiadi, infatti, le categoria vengono ridotte a quattro per genere, secondo quanto segue:

UOMINI

-58 kg

-68 kg

-80 kg

+80 kg

DONNE

-49 kg

-57 kg

-67 kg

+67 kg

Questa discrepanza genera diversi problemi, innanzi tutto per gli atleti, che si trovano a dover combattere in categorie che non sono le loro, contro avversari che non conoscono e che magari sono abituati a combattere in categorie superiori. Un’altra conseguenza è che, nel ranking mondiale WTF, molti atleti si trovano classificati in più categorie, acquisendo punti in classifiche differenti a seconda delle competizioni alle quali partecipano. Addirittura, resasi probabilmente conto della difficoltà di lettura di queste classifiche, la WTF pubblica anche un secondo ranking denominato “ranking olimpico”, nel quale si prendono in considerazione solamente le classifiche delle categorie olimpiche.

A nostro avviso, una situazione di questo tipo non può perdurare ancora a lungo, ed è dannosa soprattutto per l’immagine di questo sport agli occhi degli appassionati che vi si avvicinano, rendendo il tutto meno intelligibile e più confuso. Probabilmente la soluzione sarebbe innanzi tutto nel riformulare le otto categorie riconosciute dalla WTF (magari facendole scendere a sette come nel judo); successivamente, una volta collaudato il nuovo sistema, la Federazione Internazionale dovrebbe proporre al CIO la possibilità di integrare tutte le nuove categorie nel programma olimpico. Il risultato sarebbe maggiore chiarezza per chi segue questo sport e maggiore equità per gli atleti che lo praticano.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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