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Biathlon

Road to Sochi, Michael Galassi: “Spero di stare bene fino a marzo”

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Intervista esclusiva per la rubrica Road to Sochi. Anche oggi abbiamo la possibilità di chiedere ad un biatleta le sue sensazioni alla vigilia della stagione olimpica. Ha risposto alle nostre domande Michael Galassi, neo campione italiano estivo nell’inseguimento.

Siamo alla vigilia della stagione invernale e siamo alla fase finale della preparazione, come ti senti?

“Ciao a tutti. In questo momento mi sento abbastanza bene, sto procedendo con il primo raduno sulla neve e le sensazioni sono buone anche se c’è molto da lavorare e curare. In particolare la tecnica ma ad ogni modo la condizione è abbastanza buona. Adesso cominceremo anche ad andare sui ghiacciai e spero di andare avanti migliorando”.

Come valuti il tuo piazzamento ai campionati italiani estivi (secondo nella sprint e vincitore a sorpresa nell’inseguimento)?

“Il piazzamento degli italiani mi ha dato soprattutto molta fiducia per la stagione che verrà. Al poligono ho avuto la conferma di aver lavorato bene quest estate e di essere migliorato molto, anche se bisogna migliorare alcune cose tra cui la velocità, ma la strada è quella giusta. Vengo da due stagioni sotto tono per colpa dei virus e questo anno sono guarito e spero che questa condizione duri fino a marzo”.

Al momento la squadra di Coppa del mondo prevede tre atleti (Hofer, Dominick Windisch e Pietro Dutto). Tu, Markus Windisch, Christian de Lorenzi, Daniel Taschler e Christian Martinelli avrete spazio nelle varie tappe?

“Per la Coppa del mondo, essendo fuori squadra, devo essere al top già ai test a metà novembre. Se voglio avere qualche speranza di correre in Coppa, ma anche in Ibu cup, devo subito andare forte dall’inizio: il livello è alto è sarà una bella battaglia, ma io penso solo a stare bene e lavorare nel modo migliore possibile”.

Con quali tra questi ti trovi meglio?

“Vado molto d’accordo con Daniel Taschler e Christian De lorenzi per aver trascorso tutta la preparzione insieme con il gruppo sportivo forestale, ma a dire la verità si va d’accordo con tutti. E’ un bel gruppo”.

L’obiettivo quest’anno è concentrato su Sochi. La tua preparazione è concentrata verso marzo o per fare bene fin da subito per cercare un posto in Coppa del Mondo?

“Come dicevo prima, io deve essere al top già dall’ inizio nelle qualificazioni per rientrare subito nel giro della nazionale. Sinceramente non penso tanto alla Coppa, bensì a star bene fisicamente e se riuscissi a fare tutta l’Ibu cup con gli europei compresi sarei già molto contento, poi se viene la Coppa del mondo ben venga. Facciamo un passo alla volta”.

Come è il tuo approccio al poligono? Sei soddisfatto della tua carabina e della tua percentuale al tiro?

“Al poligono quest anno mi sono accorto subito di eesere migliorato e ho dipinto la carabina di rosso come l’idolo Ole Einar Bjoerndalen. Nelle gare a Forni Avoltri ho avuto la conferma che ho lavorato bene e spero solo di continuare cosi”.

Quale tra le diverse gare (sprint, inseguimento e individuale) si addice di più alle tue caratteristiche? Quale pista preferisci tra quelle in cui hai gareggiato?

“La gara ideale per le mie caratterisctiche è la sprint, anche se ho fatto bellissime gare anche nelle individuali: come percorsi di gara mi piacciono quelli più duri e tosti, senza tanti tratti piani, non essendo tanto bravo come scivolatore e pattinatore. In Italia mi piace molto Forni Avoltri, Anterselva e Bionaz”.

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