Seguici su

Tuffi

Barcellona 2013, tuffi: le speranze azzurre tra la non certa egemonia cinese

Pubblicato

il

Si avvicinano sempre di più i Mondiali 2013 di nuoto di Barcellona. Domani sera è prevista la cerimonia di apertura, poi da sabato mattina via alle danze con le prime gare, tra le quali compaiono i tuffi, in programma dal 20 al 28 luglio con una finale al giorno (qui l’elenco completo).

L’Italia è reduce dalle tre medaglie degli Europei di Rostock e cerca, in quel di Barcellona, di salire sul podio in almeno un paio di occasioni. La protagonista principale, nella quale sono riposte tutte le speranze dei tifosi azzurri, è ovviamente Tania Cagnotto, in gran forma a metà giugno nella rassegna continentale con due ori (1 metro e 3 metri sincro) ed un argento (3 metri). La 28enne bolzanina ha buone possibilità di centrare un alloro nella distanza minore, mentre da 3 metri e nel sincro con Francesca Dallapè le rivali saranno le stesse atlete di Londra e, dunque, aleggerà sulle nostre ancora lo spirito di ‘vendetta’ per i due quarti posti olimpici. In questo caso, quindi, tutto è possibile: difficile raggiungere le cinesi e, verosimilmente, la sfida sarà con Canada, Messico e Stati Uniti.

Puntano alla finale, per poi andare alla ricerca di un piazzamento di tutto rispetto, Maria Marconi da 1 e 3 metri e Noemi Batki dalla piattaforma. Agli Europei la romana è stata sfortunata, cogliendo un sesto ed un quarto posto (l’ennesimo di una carriera quasi maledetta) a causa di qualche errore di troppo, mentre la 25enne di origini ungheresi non è riuscita a confermare l’argento del 2012 con una prestazione incolore. Ottava ai Giochi Olimpici, però, è cresciuta nelle World Series e vanta un nuovo programma di tuffi per provare a competere con le migliori.

Capitolo maschile, dove l’Italia si presenta senza dichiarate ambizioni di medaglia. Come per quanto riguarda il femminile, favoriti numero uno gli atleti cinesi. Attenzione però a possibili sorprese, specialmente dal trampolino 3 metri e dalla piattaforma, specialità nelle quali non basta l’eleganza asiatica ma serve, invece, anche una buona dose di potenza ed esplosività occidentali. Non a caso, infatti, a Londra sono state le uniche due gare non vinte dalla Cina e lo stesso scenario potrebbe riproporsi a Barcellona. Ilya Zakharov e Evgeny Kuznetsov (Russia) sono i rivali da battere dal trampolino, mentre per Qui Bo (favorito da 10 metri) non sarà facile mettersi alle spalle il campione olimpico americano David Boudia e il 19enne britannico Thomas Daley, giovanissimo ma già da anni tra i migliori tuffatori del mondo e oro a Roma 2009.

E gli azzurri? Ci si aspetta la finale da Michele Benedetti da 1 e 3 metri (al via anche Tommaso Rinaldi) e dai due sincro (Andreas Billi-Giovanni Tocci da 3 e Maicol Verzotto-Francesco Dell’Uomo da 10) in bella luce agli Europei e al Grand Prix di Bolzano. Lo stesso Billi – seppur incerottato a causa di una recentissima caduta dal motorino – potrebbe entrare nell’atto conclusivo del metro, ma servirà ripetere la splendida prestazione degli Assoluti di Torino di metà aprile (401 punti). Infine, finale alla portata anche dei due piattaformisti: Andrea Chiarabini (classe 1995) dispone di un grande talento e può contare sull’importante arma quadruplo e mezzo avanti di coefficiente 3.7, mentre Maicol Verzotto è in costante crescita e vuole dare continuità alle recenti prove importanti tutte superiori ai 400 punti. Non sarà per nulla facile, ma serve ottimismo e, soprattutto, tranquillità in gara.

Impossibile dunque (almeno per noi) mettere paura agli inarrivabili cinesi, ma con un paio di medaglie e qualche finale sarebbe già un Mondiale positivo per la spedizione azzurra guidata da Giorgio Cagnotto ed Oscar Bertone. Appuntamento perciò da sabato mattina nella splendida piscina all’aperto del Montjuic.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Clive Rose/Getty Images

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *