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Scherma

Scherma: il bilancio dell’ultimo week-end di Coppa del Mondo

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Si è chiuso nel fine settimana il circuito di Coppa del Mondo di scherma: saranno gli Europei e successivamente i Mondiali a dare l’aspetto definitivo alle classifiche e assegnare la Coppa del Mondo nelle varie specialità. Ma vediamo com’è andato l’ultimo week-end di gara.

Partiamo dal fioretto, perchè è da qui che sono arrivate le uniche medaglie del fine settimana, per la precisione l’argento di Giorgio Avola a Cuba e i bronzi di Carolina Erba e del team maschile. Partiamo dalla prova caraibica: Giorgio Avola ha perso solo all’ultima stoccata contro l’americano Imboden, favorito nella sua rimonta dai crampi di cui è stato vittima il fiorettista siciliano mentre conduceva tranquillamente per 13-6. Una sconfitta che lascia parecchio amaro in bocca, come lo stesso Avola ha commentato via Twitter, perchè una vittoria avrebbe significato il primo sigillo in Coppa del Mondo a livello individuale.
Un’altra nota positiva della giornata cubana arriva dal giovane Daniele Garozzo, che si ferma ai quarti centrando la prima finale a otto della carriera. Da segnalare l’uscita di Valerio Aspromonte al turno dei 64, sconfitto nel derby dal livornese Alessandro Paroli per 15-14. Il giorno dopo nella prova a squadre è arrivato un bel bronzo, maturato battendo nella finalina la Germania con il punteggio di 45-38. In semifinale l’Italia è stata sconfitta dalla Russia con il punteggio di 45 -43: a comporre il quartetto, con Avola e Aspromonte, c’erano i giovani Luperi e Nista. Erano assenti tanto Baldini quanto Cassarà.
Nella gara femminile ci pensa  una splendida Carolina Erba a portare l’Italia sul podio, con il secondo bronzo stagionale che la la fa salire di tre posizioni nel ranking, issandosi al quattordicesimo posto. Peccato per l’assalto perso all’ultima stoccata contro la Maitrejean (bestia nera delle azzurre a Marsiglia), bello il 25-9 con cui liquida Lee Kiefer nei quarti.  Arianna Errigo si ferma al tabellone delle 16 e si qualifica al nono posto. Dopo una stagione sempre a podio e con il quinto posto sinora come peggior risultato,  una battuta a vuoto – sempre che così si possa definire – è più che nella norma: anche Arianna è un essere umano! Inoltre non viene intaccato il primato nel ranking, perchè la sua avversaria più prossima -la russa Deriglazova – si ferma al quinto posto. La campionessa Olimpica Elisa Di Francisca viene fermata al secondo assalto di giornata da un’ottima Benedetta Durando (15-13), fermata da Corinne Maitrejean ai quarti di finale. Anche qui, come a Cuba, la vittoria ha arriso a una statunitense, Nzinga Prescod, brava a regolare in finale la beniamina di casa Corinne Maitrejean.

Capitolo spada: a Cuba, nella gara vinta da Ana Branza, migliore delle nostre è stata Brenda Briasco, fermatasi agli ottavi di finale, sconfitta dalla russa Andrushina. Finisce al tabellone delle 32 il cammino di Bianca Del Carretto e Francesca Quondamcarlo, mentre esce ancora una volta al tabellone delle 64 Rossella Fiamingo, che scende all’undicesimo posto nel ranking. Nella gara maschile, migliore della gara individuale è stato Diego Confalonieri, settimo, stoppato da Robeiri ai quarti di finale. Si ferma ai quarti anche Gabriele Bino, mentre Paolo Pizzo si ferma nei 32, con Garozzo che invece viene eliminato nei 64. Nella prova a squadre di domenica invece, settimo posto finale per il quartetto composto da Gabriele Bino, Diego Confalonieri, Enrico Garozzo e Paolo Pizzo. A Buenos Aires non è andato Matteo Tagliariol, rimasto in Italia per non sforzare la mano armata che da ancora problemi.

In Cina è andata in scena l’ultima gara del circuito di sciabola femminile: le migliori azzurre sono state Lucrezia Sinigaglia e Irene Vecchi, che si sono fermate ai quarti di finale. La livornese è stata sconfitta all’ultima stoccata dalla russa Galiakbarova, per Lucrezia invece fatale l’incrocio di lame con la campionessa olimpica KIm.  Da segnalare la buona prova della rientrante Alessandra Lucchino, eliminata nel tabellone delle 32 dalla campionessa olimpica Kim. Martina Petraglia ha terminato la sua corsa al tabellone delle 64, così come Ilaria Bianco, Livia Stagni, Loreta Gulotta e Rossella Gregorio, sconfitta dalla Sinigaglia. La gara è stata vinta dalla russa Dyachenko, che in finale ha regolato la due volte Campionessa Olimpica Mariel Zagunis

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