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Nuoto

Pellegrini, Magnini e quel gossip che ha stancato

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Frankly, my dear, I don’t give a damn“. Così sentenzia Clark Gable, nei panni di Rhett Butler, in una frase che è passata alla storia della cinematografia mondiale, tanto da essere stata votata come la miglior citazione cinematografica di tutti i tempi; e tanto da calzare a pennello come commento all’attuale gossip che vede coinvolta, manco a dirlo, Federica Pellegrini, alle prese con la sua ennesima, presunta, crisi d’amore. E così, dopo l’addio burrascoso a Luca Marin in quel di Shanghai nel 2011 e la conseguente ufficializzazione della sua relazione con Filippo Magnini, in questi giorni è proprio la sua liaison  con il pesarese a essere messa in discussione: un periodo di “bassa” fra i due, unita all’apparizione di fotografie di lui che incontra la sua ex hanno fatto partire il tam tam del gossip e riportato Federica sulle prime pagine dei giornali di pettegolezzi. E in mezzo ci è finito anche il preparatore atletico, nonchè cugino di Magnini, Matteo Giunta, additato come il presunto terzo incomodo, come il grimaldello che scardinato l’apparente indistruttibile serenità della coppia.

Le recenti uscite natatorie di Federica a Milano e soprattutto agli assoluti di Riccione, han messo in mostra una Pellegrini 2.0 assolutamente fenomenale nel primeggiare senza troppi patemi in quel mondo nuovo per lei che è il dorso. E ad agosto ci sono i Mondiali a Barcellona, dove la nostra campionessa  sfiderà le migliori al mondo a caccia della riscossa dopo la tutt’altro che esaltante esibizione olimpica: sarebbe davvero riduttivo ridurre il mondo di Federica alla semplice sfera privata, soprattutto perchè parliamo di una ragazza – ancora prima che di una nuotatrice – che con le sue imprese in vasca ha riportato l’Italia del nuoto in cima al mondo. Occuapandoci di sport e non di pettegolezzi, noi di Olimpiazzurra continueremo a seguire Federica nel suo percorso verso Barcellona e oltre: tutto il resto, come direbbe Califano è noia. O meglio ancora, ritornando a Clark Gable, del resto “francamente, ce ne infischiamo”.

Photo G.Scala/Deepbluemedia.eu/Insidefoto

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