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Ciclismo

Giro d’Italia 2013: Wiggins-Nibali, è già sfida a due?

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Scorrendo la classifica generale dopo la cronometro a squadre di Ischia, si può notare come i favoriti più avanti nella graduatoria siano Bradley Wiggins e Vincenzo Nibali, con il britannico che ha guadagnato 14 secondi sullo Squalo dello Stretto. Più staccati tutti gli altri.  Il Giro è appena iniziato, ma è già sfida a due?

La sensazione sembra proprio questa. Probabile che Nibali, a dispetto delle dichiarazioni di guerra (“Attaccherò sempre”), decida di muoversi solo venerdì nella settima tappa da San Salvo a Pescara, un “mangia e bevi” con diversi strappi impegnativi, l’ultimo dei quali a 7 km dall’arrivo, peraltro tutti in discesa: il terreno preferito dell’azzurro. In questa frazione il siciliano cercherà quasi certamente di guadagnare qualcosa in vista della decisiva cronometro del giorno dopo a Saltara. Difficile, invece, vedere il vincitore della Vuelta 2010 in avanscoperta oggi a Marina di Ascea o domani a Serra San Bruno, dove bisognerebbe spendere importanti energie per riuscire magari a racimolare una manciata di secondi: non ne vale la pena.

Chi dalla cronometro a squadre è uscito con le ossa rotte è lo spagnolo Samuel Sanchez, tra i papabili almeno per un podio finale. Lo spagnolo ha pagato a caro prezzo la debolezza della Euskaltel per questo genere di prove, accumulando così un distacco già importante di 1’01”.  Aspettiamoci dunque di vedere l’iberico all’arrembaggio non appena gli si presenti l’opportunità, magari già oggi nella discesa tecnica che porterà a Marina di Ascea.

In chiave italiana, sono in ottima posizione Mauro Santambrogio e Michele Scarponi, entrambi distanti 22 secondi da Wiggins, un margine colmabile nelle prossime tappe adatte a due uomini abili anche nelle corse di un giorno come il lombardo ed il marchigiano. Entrambi, come Nibali, hanno segnato con un cerchietto rosso la settima tappa di venerdì: Wiggins dovrà rispondere ad imboscate multiple su un terreno che predilige ben poco, quello delle rampe secche e brevi che si inerpicano oltre il 15%.

Pienamente in corsa, poi, vi sono anche il detentore Ryder Hejsedal (25″) e l’olandese Robert Gesink (28″), due uomini pericolosissimi sulla lunga distanza. Il canadese, in particolare, attraversa un ottimo stato di forma come già dimostrato di recente nelle classiche delle Ardenne e potrebbe muoversi sin dalle prossime frazioni.

Insomma, un Giro d’Italia più avvincente che mai, con i due veri, grandi favoriti già pronti in prima fila. Ne vedremo delle belle.

federico.militello@olimpiazzurra.com

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