Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2013: Scarponi alla caccia del podio

Pubblicato

il

Ancora un giorno per “fare la corsa”, poi il carosello di Brescia: il Giro d’Italia 2013 si avvia alla conclusione, proseguendo la sua quotidiana battaglia contro neve, freddo e pioggia. Comunque, oggi sarà una giornata di montagne-seppur ridotte-, di salite, di fatiche: e di occasioni per cambiare qualcosa nella classifica generale.

Se i giochi per la vittoria sembrano ormai fatti, perché tanta è la supremazia di Vincenzo Nibali, per gli altri due gradini del podio ci sarà una bella lotta. Sulla carta, i 2’45” che separano la seconda posizione di Evans dalla settima di Betancur lascerebbero ben sei atleti a giocarsi queste prestigiose chance: di fatto, è probabile che il principale rivale per l’australiano e per Rigoberto Urán sia Michele Scarponi, quarto a 5’14”.

Il rimpianto per quei 44” lasciati per strada, non certo per colpa sua, verso Marina di Ascea alla fine potrebbe essere davvero grande. A parte quella defaillance, il marchigiano ha poi disputato un Giro d’Italia regolare, senza riuscire chiaramente ad insidiare Nibali, ma battagliando egregiamente con gli altri big; e per evitare che il pensiero di quella sfortunata circostanza la faccia da padrone, Scarponi ha solo una soluzione: attaccare. In fondo, un corridore venuto al Giro con l’intenzione di vincerlo non può certo preoccuparsi di arrivare quarto o quinto o sesto: deve prendersi i rischi necessari per agganciare il podio. E lo deve fare sul terreno a lui più congeniale, ovvero le montagne. Scarponi ci proverà e avrà al suo fianco un corridore che si sta dimostrando qualcosa in più di un gregario, quel Przemyslaw Niemiec tanto difficile da scrivere correttamente, quanto facile da identificare in testa al gruppo appena la strada inizia a salire. Il polacco è in una condizione esaltante, non è mai andato così forte in tanti anni di onorata carriera (anche perché ha fatto tanta gavetta in team minori): i Lampre e gli Ag2r di Betancur e Pozzovivo, realisticamente, sono gli unici a poter fare un minimo di gioco di squadra per mettere in difficoltà i rivali in quest’ultima giornata di “guerra”.

foto tratta da teamlampremerida.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *