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Ciclismo

Giro d’Italia 2013: presentazione 20esima tappa, Silandro-Tre Cime di Lavaredo

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Il perdurare delle avverse condizioni meteo ha costretto gli organizzatori del Giro d’Italia a cambiare radicalmente la fisionomia altimetrica del tappone alpino, che passa da 203 a 210 km.

Non verrànno più affrontati il Passo Costalunga, il San Pellegrino e il Giau: si partirà ad ogni modo da Silandro e si andrà dunque verso Merano, Bolzano, Bressanone, Chienes e Dobbiaco, in Val Pusteria, quindi i primi 150 km saranno per lo più di pianura o comunque falsopiano. Si scollinerà a Cimebianche quando mancheranno 40 km al traguardo e in seguito picchiata verso Cortina d’Ampezzo. Da Cortina inizierà la salita, lunga 21.7 km, e divisa in due tronconi; i primi otto verso il Passo Tre Croci, al 7.1%. Poi ci si riposa, un mix di discesa e pianura per circa 5 km. Si arriva a Misurina, 1757 metri di quota, quando mancheranno 7200 metri verso le Tre Cime di Lavaredo, 8% di pendenza media, ma solo perché il primo chilometro è in lieve discesa; di fatto, la salita vera non scende mai sotto il 10%, con punte al 18%.

Se il Giro sembra essere ormai nelle mani di Vincenzo Nibali, deve essere ancora definito chi lo affiancherà sul podio di Brescia. Michele Scarponi non ci sta a chiudere per il secondo anno consecutivo al quarto posto e cercherà nella salita finale di recuperare il minuto che lo separa da Evans e Uran, che sembrano più in difficoltà del marchigiano. Ultima chiamata per gli scalatori puri, favoriti Pozzovivo e Betancur, outsider Samuel Sanchez e Damiano Caruso. Resta da vedere come reagiranno i corridori dopo il terzo e inatteso giorno di riposo.

nicolo.persico@olimpiazzurra.com

@nvpersie7

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