Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2013, le pagelle della quinta tappa

Pubblicato

il

L’insidioso, e galeotto, finale di Matera ha decretato vincitore e vinti della quinta tappa del Giro d’Italia 2013. Andiamo a vedere con le pagelle come si sono comportati i protagonisti in corsa.

DEGENKOLB John, voto 9: all’ultima curva, probabilmente, era troppo avanti, ma una caduta ha rimescolate le carte obbligandolo a fare una volata di 800 metri per riprendere e superare Canola. Una sparata che non ha lasciato scampo all’italiano, superato negli ultimi 100 metri. Un successo importante e significativo per il tedesco, confermatosi adatto ad arrivi complicati.

VICIOSO Angel, voto 7: dal trambusto dell’ultimo chilometro dal gruppetto di testa spunta lui, che conquista la seconda posizione regolando gli avversari in una volata ristretta.

MARTENS Paul, voto 6.5: come per Vicioso, si trova nel posto giusto al momento giusto. Terzo sul traguardo.

HENAO Sergio, voto 6.5: un giorno lui un giorno Rigoberto Uran, i colombiani della Sky sono sempre nelle prime posizioni. Il trend, comunque, dovrebbe invertirsi a breve quando saranno chiamati a lavorare per Wiggins.

TRENTIN Matteo, voto 6.5: è quinto, e questo dimostra la sua abilità a destreggiarsi anche in situazioni non certo facili. Quando non sarà chiamato a lavorare per Cavendish potrebbe anche provare a conquistare gloria personale.

CANOLA Marco, voto 7: chiamato a lavorare per Sacha Modolo, dopo il capitombolo generale all’ultima curva si trova davanti in solitaria. Le energie spese in precedenza, la pendenza del rettilineo finale e probabilmente anche un’eccessiva foga che non gli ha permesso di gestire al meglio le proprie energie lo hanno fatto scivolare in 12esima posizione. In ogni caso, la vittoria non era lontanissima.

VIVIANI Elia, voto 5.5: esce terzo dall’ingorgo ai meno 800, ma la sfortuna lo fa passare a passo d’uomo e deve rilanciare. Questo gesto non gli consente di rientrare su Degenkolb e addirittura viene ripreso e superato dal gruppo poche centinaia di metri dopo. Dopo un finale impegnativo, probabilmente, gli sono mancate le gambe.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *