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Volley, Europei cadette: le azzurrine cadono sul più bello

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Sembra un successo scontato, soprattutto per come si erano messe le cose. Invece è andata come mai avremmo voluto e pensato. La Nazionale Italiana cadette (pre-juniores o under18) di volley viene sconfitta dalla Polonia con un soffertissimo e tiratissimo 3-2 (21-25; 17-25; 25-19; 27-25; 18-16). Riceviamo indietro quanto successo nel girano eliminatorio, quando le azzurrine rimontarono proprio le polacche da 2-0.

La partenza a razzo e i primi due set conquistati in scioltezza, lasciavano presagire una rapida vittoria. Poi, però, un calo di concentrazione delle azzurrine e un gioco più sofisticato delle polacche hanno complicato le cose. Questa volta, però, salta fuori la rabbia e l’agonismo delle azzurrine, ben sopra alla media della categoria, che riescono a rimettersi in careggiata. Un break iniziale di 3-0, culminato nel 6-2 che sembrava chiudere i giochi. Le polacche rientrano. Si portavano sul 14-14. Le italiane riescono anche ad avere la palla match, ma la sprecano. Le biancorosse non si fanno pregare, infilano due punti consecutivi e portano a casa un insperato trofeo.

 

Le ragazze di Luca Pieragnoli non riescono così a coronare una settimana super in cui hanno acciuffato seeivittorie: cinque nel girone, prima della semifinale sulla Serbia. Una squadra speciale che è sbarcata a Bar (Montenegro) con la consapevolezza di poter puntare decisa al bottino grosso, con la convinzione che tutto dipendesse da loro, dalla loro fame di vittoria, dalla concentrazione mostrata in campo. Non possiamo comunque che applaudire un gruppo del genere.

 

Sui mezzi tecnici nulla da dire: sono molti alti per la categoria e con ampi margini di miglioramento. Su tutte spicca Ofelia Malinov, vera reginetta in campo in fase di regia. Il reparto offensivo è di tutto rilievo: Anna Nicoletti vera bomber, ma poi anche Anastasia Guerra, Anna Danesi, Alice Degradi e la promettentissima Bonifacio. Il libero Maggipinto si è sempre ben comportata, rendendo facile tutto il resto. Ma non dimentichiamoci di Cambi, Zanette, Angelina, D’Odorico e Berti. Insomma un grande gruppo compatto, unico, conscio delle proprie possibilità.

 

Non riusciamo ancora a brindare dopo gli ori del 1995 (prima edizione) e del 2001. Saliamo ancora sul podio, per la quinta volta consecutiva, e replichiamo l’argento di due anni fa. A luglio appuntamento con gli attesissimi EYOF prima dei Mondiali in Thailandia.

 

Sul terzo gradino del podio sale la Turchia, campionessa uscente, che supera la Serbia per 3-0 (25-22; 25-23; 25-15).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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