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Volley, amara Champions per Cuneo: ko in finale

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A un passo dal sogno. La Bre Banca Lannutti Cuneo sfiora l’impresa nella finalissima della Champions League di volley ma deve cedere il passo con un amarissimo 2-3 (25-22; 24-26; 23-25; 25-20; 14-16) alla Lokomotiv Novosibirsk. I russi, che giocavano nel loro palazzetto di Omsk, sono sembrati tutt’altro che una formazione inarrivabile con diversi difetti e un livello generale che non spiccava rispetto al team piemontese.

La Coppa rimane così in Russia dopo il successo dello Zenit Kazan dell’anno scorso, eliminato ieri proprio dai connazionali. Per l’Italia il digiuno continua: la massima competizione continentale manca dal 2011 quando fu Trento ad infilare la terza consecutiva.

 

Bravissimi tutti i biancoverdi, oggi vestiti di un azzurro stupendo, a cui è mancato solo un pizzico di fortuna e di cattiveria per chiuderla positivamente. Un cuore grande così, che ha permesso loro di recuperare diverse volti, anche nel tie break finale quando hanno annullato tre match point. Eccellenti a rimontare da 2-1 sotto dopo aver conquistato il primo set.

Pagano, però, un Sokolov troppo sotto le aspettative con percentuali basse e risvegliatosi soltanto nel quarto parziale. Troppi errori generali di squadra. Capitan Wijsmans è stato il migliore, il vero trascinatore insieme al palleggiatore Grbic e al centrale Kohut: tre uomini che la Champions l’avevano già vinto. I salvataggi di De Pandis sono stati superlativi, come le bombe di Antonov e la rabbia di Ngapeth. Ma poco cambia…

 

Nel primo set Cuneo attacca alla perfezione, commettendo pochi errori e ricevendo molto meglio degli avversari. Due ace preziosi e un break importante a metà parziale hanno fatto il resto.

Nel secondo set, i piemontesi pagano un errore in battuta di Sokolov subito dopo il secondo time-out tecnico. I padroni di casa scappano, ma Grbic riesce a ricucire due punti. Il Lokomotiv guadagna altri due punti di margine col muro, ma i ragazzi di Piazza ricuciono. Wijsmans annulla il primo set point, ma poi un tocco banale di Rossi a muro provoca un altro set point che gli avversari concretizzano.

 

A inizio del terzo parziale il muro della Lannutti è carente. La Lokomotiv ne approfitta per volare avanti. Solo un grande Wijsmans tiene i suoi a galla, rimontano pure tre punti sul 22-19 prima di cadere definitivamente.

Il quarto set da dentro o fuori vede il risveglio di Sokolov che sfrutta al meglio la battuta, crea tre punti di break a metà parziale che rimangono fino al termine, portando la sfida al tie break decisivo.

Partenza a razzo dei padroni di casa, che conquistano un break. Il servizio di Kohut pensa ad azzerarlo e a portare la parità sul cinque. Poi nuova accelerazione della Lokomotiv con un paio di muri bucati da Cuneo e una stampata mancata dagli uomini in blu. Questo sempre essere il break decisivo (10-7), ma c’è un errore netto dell’arbitro perché su un attacco di Ngapeth il muro russo tocca ma non viene visto… Cuneo non muore, recupera due punti e si riporta a una solo lunghezza (9-10) che Kohut annulla del tutto. Qui, però, Cuneo sembra finire la benzina. Un errore al servizio di Antonov, un block in russo e una bomba del loro opposto portano tre match point. Ma è una pazza Bre che sfrutta un errore siberiano in battuta, un ace pazzesco di Wijsmans e un murone di Kohut per annullarli tutti in un sol boccone e per portarsi sul 14-14. Ma sul più bello la favola finisce con un muro su Ngapeth.

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