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Vela: intervista esclusiva a Jas Farneti

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“Ho imparato tante cose nuove che mi serviranno per il futuro”. Jas Farneti è rimasto molto soddisfatto dell’esperienza terminata una settimana fa a San Francisco dove insieme al compagno di 470 Simon Sivitz Kosuta e ad altri velisti italiani (Giovanni Coccoluto, Laura Cosentino, Matteo Ferraglia, Filippo La Mantia, Francesco Marrai, Alessandro Siviero e Martino Tortarolo) ha partecipato alle selezioni internazionali della Red Bull America’s Cup con Team Italy powered by Stig. Una manifestazione riservata agli under 25 in cui i talenti azzurri sono saliti per la prima volta sui catamarani AC45, gli stessi utilizzati nelle World Series di America’s Cup.

Alla fine Team Italy non è riuscita nell’impresa di qualificarsi per la fase finale di settembre ma i giovani velisti azzurri hanno comunque dimostrato il loro valore. Il triestino Jas Farneti, trimmer della barca tricolore, ci ha concesso in esclusiva quest’intervista.

Quando è nata quest’idea di Team Italy powered by Stig?

“Non so di preciso quando è nata l’idea di Team Italy powered by Stig, però la conferma di partecipare alla Red Bull youth America’s Cup è arrivata fine dicembre. Dopo abbiamo fatto due sezioni di allenamenti di dieci giorni a Loano-Marina di Loano”.

Dopo un inizio difficile nell’ultima giornata avete regatato alla grande; avete qualche rammarico per non esservi qualificati?

“Nell’ultima giornata abbiamo regatato veramente bene, ma purtroppo non è servito per la qualificazione. Un po’ di rammarico di sicuro c’è”.

A bordo eravate quasi tutti ragazzi abituati a gareggiare o in singolo o nel tuo caso in coppia con Simon; c’è stata qualche discussione?

“Di sicuro non eravamo abituati a gareggiare con un equipaggio composto da sei persone. Qualche discussione c’è stata , ma man mano che andavamo avanti il gruppo è diventato sempre più affiatato”.

Che cosa ti ha impressionato di più degli AC45?

“Degli AC45 mi hanno impressionato la velocità e l’ala rigida. Di sicuro questo tipo di barca è molto performante”.

Pensi che questa esperienza ti servirà per il futuro?

“Ho imparato molte cose nuove che mi serviranno per il futuro. Non è come andare con un 470 però è stata un’esperienza in più che porterà sicuramente tante cose positive”.

Adesso insieme a Simon tornerete a dedicarvi al 470. Quali sono gli obiettivi per questa stagione?

“Per questa stagione l’obiettivo è la selezione per i Giochi del Mediterraneo”.

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