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Atletica, Europei indoor: le medaglie della seconda giornata

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02 Marzo 2013 – La seconda giornata dei Campionati Europei indoor di Göteborg (Svezia) ha assegnato 7 titoli. L’Italia ha aggiunto due medaglie (un oro ed un bronzo) al suo medagliere.

La prima finale di quest’oggi è stata quella del salto in lungo femminile, che ha visto la russa Darya Klishina imporsi con un notevole 7,01 m. Medaglia d’argento per la francese Éloyse Lesueur, già campionessa europea all’aperto lo scorso anno, che ha migliorato per ben tre volte il record nazionale, portandolo a 6,90 m. Sul podio anche la rappresentante di casa Erica Jarder (6,71 m), che ha stabilito la sua miglior misura in carriera.

Esito emozionante per il salto con l’asta femminile, nonostante un livello complessivo non eccezionale. Al termine del concorso, infatti, la britannica Holly Bleasdale e la polacca Anna Rogowska erano in testa con la misura di 4,67 m. Alla fine è stata la Bleasdale a spuntarla, grazie ai salti di spareggio, mentre la Rogowska si è dovuta accontentare dell’argento. Bronzo per la russa Anzhelika Sidorova, che migliora il suo primato personale (4,62 m).

Nel salto in alto maschile, il derby russo ha premiato il meno quotato Sergey Mudrov, che con un balzo a 2,35 m ha migliorato il suo primato. Il favorito, Aleksey Dmitrik, si è invece fermato a 2,33 m. Sul terzo gradino del podio sale il ceco Jaroslav Bába, un vero collezionista di medaglie, sebbene gli manchi quella più pregiata. Gianmarco Tamberi chiude ottimo quinto, dopo aver sognato a lungo il podio.

Il momento di gloria per l’Italia arriva con il salto triplo maschile: Daniele Greco è il protagonista incontrastato della finale, arrivando alla misura di 17,70 m. Alle sue spalle due russi: Ruslan Samitov (17,30 m) e Aleksey Fyodorov (17,12 m).

Se l’Italia gioisce per Greco, il palazzetto “Scandinavium” va in visibilio per la vittoria di Abeba Aregawi sui 1.500 m femminili. L’etiope naturalizzata svedese chiude in 4’04”47, seminando la concorrenza. Staccate di oltre 10 secondi, la spagnola Isabel Macías e la polacca Katarzyna Broniatowska completano il podio. L’italiana Giulia Viola si piazza settima.

I 3.000 metri maschili vedono un altro etiope naturalizzato, Hayle Ibrahimov, vincere l’oro in 7’49”74. Il rappresentante dell’Azerbaijan precede ancora uno spagnolo, l’esperto Juan Carlos Higuero, mentre il sorprendente irlandese Ciarán O’Lionáird conquista il bronzo stabilendo il suo primato personale (7’50”40).

La giornata si chiude con la gara più veloce, i 60 m maschili: a spuntarla al fotofinish è Jimmy Vicaut, già vicecampione europeo sui 100 m, che diventa il primo francese ad imporsi sui 60 m. In 6”48, Vicaut stabilisce il nuovo primato stagionale, ex-aequo con il britannico James Dasaolu, secondo per un nonnulla. Sul podio c’è ancora posto per l’Italia, con il bronzo di Michael Tumi: lo sprinter padovano chiude in 6”52 ed offre la quarta medaglia all’Italia.

Nel medagliere la Russia si porta al comando, con 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi. In seconda posizione la Francia (2-1-1), seguita dall’Italia (1-1-2). Queste tre nazioni sono anche le uniche ad aver conquistato più di due medaglie, aspettando la giornata conclusiva di domani, che assegnerà ben 15 titoli.

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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