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Scherma, mai stati così bene

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Se è vero che lo stato di salute di una squadra lo si vede soprattutto quando mancano i big, la scherma italiana può davvero dormire sogni tranquilli. Perché nonostante le prolungate assenze di Paolo Pizzo, Matteo Tagliariol e Aldo Montano, nonostante le maternità di Valentina Vezzali e Mara Navarria, i moschettieri azzurri stanno vivendo finora una stagione esaltante.

Lo scorso weekend si è sbloccata anche la spada, l’unico settore che era rimasto a secco di podi da quando la stagione di Coppa del Mondo era iniziata. L’ha fatto con un terzo posto di un grande Enrico Garozzo e con l’oro conquistato da una squadra pur priva dei suoi due atleti più rappresentativi: Pizzo e Tagliariol.

Discorso molto simile per la sciabola, che a Padova a brillato anche senza Aldo Montano. Le vittorie di Diego Occhiuzzi e della squadra hanno permesso al tricolare di issarsi sul pennone più alto per due giorni di fila, ma ancora più incoraggiante è il terzo posto nell’individuale di Riccardo Nuccio, classe ’91, al primo podio tra gli assoluti.

Sì, la scherma italiana non è solo il fioretto, che per inciso va a vele gonfissime nonostante il terremoto causato dagli addii del ct Cerioni e dei tecnici Giovanni Bortolaso e Giulio Tomassini. La sciabola maschile è in gran salute: Samele e Occhiuzzi sembrano aver compiuto l’ultimo passo verso il definitivo salto di qualità, Aldo Montano non si discute, si attende e basta, e i più giovani scalpitano. Le ragazze, dal canto loro, puntano sulla linea verde, anzi, verdissima. Irene Vecchi, dall’alto dei suoi 24 anni, è ormai la veteranea di una squadra di ragazzine che Sirovich ha intenzione di crescere in prospettiva Rio de Janeiro, anche a costo di lasciare fuori dal quartetto di Coppa due atlete esperte come Ilaria Bianco e Gioia Marzocca.

La spada ha già ritrovato Tagliariol e presto riavrà anche Pizzo. Il campione del Mondo di Catania 2011 tornerà a marzo, a Tallin, e già si allena con le ragazze. Da lunedì, poi, sarà in ritiro con i maschi, coi suoi compagni e amici, con quella squadra che si sta ricostruendo dopo anni difficili seguiti alla morte di Carlo Carnevali.

Chi soffre ancora sono le spadiste. Loro non riescono a sbloccarsi e, anzi, hanno ottenuto finora risultati deludenti. Rossella Fiamingo non ha ancora ritrovato lo smalto che le aveva permesso, la scorsa stagione, ad appena 21 anni, di diventare la numero 4 del ranikng mondiale. Bianca Del Carretto è entrata in una spirale dalla quale spera di uscire grazie al trasferimento alla società Il Giardino di Milano.
Sono loro l’ultimo problema da risolvere, la ciliegina su una torta già bella grande e saporita.

gabriele.lippi@olimpiazzurra.com

Twitter: GabrieleLippi1

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