Seguici su

Oltre Cinquecerchi

Rugby, Heineken: un buon Treviso limita i danni a Tolosa

Pubblicato

il

Il turno di Heineken Cup si preannunciava come una partita quasi impossibile per la Benetton in terra francese, i campioni di Francia cercavano una vittoria col bonus per garantirsi il passaggio del turno. Franco Smith decideva inoltre di mandare in campo una squadra quasi sperimentale, per testare varie soluzioni in previsione del periodo di assenze dei convocati per il Sei Nazioni, con la novità Morisi all’apertura.

Chi scende in campo per Treviso non ci sta però a fare da vittima sacrificale. Buona la partenza dei leoni che già al terzo minuto, dopo un inizio ordinato, approfittano di una punizione con Tobi Botes che centra i pali. Non tarda a farsi sentire la replica del Tolosa che, dopo aver messo alle corde i biancoverdi (blu per l’occasione) nei propri 22 metri, sfruttano una punizione giocata velocemente dalla mischia per andare a marcare con Gary Botha.

Qualche minuto dopo rialza la testa Treviso. Un errore di trasmissione dell’ovale dei francesi viene sfruttato da Pratichetti che si invola in campo aperto dando a Tommy Benvenuti la soddisfazione della sua prima meta stagionale.

Al quindicesimo iniziano a sentirsi i problemi nel pacchetto di mischia che incideranno su tutto l’incontro. Non tiene Muccignat in mischia chiusa causando un calcio piazzato da posizione favorevole che McAlister non trasforma. Continua molto attenta Treviso nel gioco al piede e al ventesimo Morisi attacca con coraggio la linea del vantaggio andando a procurarsi un bel calcio che Botes realizza, portando la Benetton sull’11 a 7.

Nel rugby però, si sa, tutto comincia dalla prima linea e De Marchi, Ceccato e Muccignat soffrono veramente troppo, e proprio da una serie di mischie ripetute, al trentesimo Patricio Albacete riesce a portare l’ovale oltre la linea di meta. Tolosa dopo la trasformazione ritorna in vantaggio 14 a 11.

Quando sembra che Treviso stia per cedere sotto i colpi dei campioni di Francia i leoni rispondono riportandosi in parità dopo un calcio piazzato e terminando a sorpresa il primo tempo sul 14 pari.

Nella seconda metà di gara Tolosa vuole suonare un’altra musica partendo da dove la formazione italiana era maggiormente in difficoltà. Franco Smith corre ai ripari sostituendo tutta la prima linea e facendo entrare Rizzo, Cittadini e Sbaraglini. Rizzo non riesce però a reggere la pressione avversaria e riceve un cartellino giallo dopo nemmeno un minuto di gioco. Tolosa continua ad insistere e approfittando di un vantaggio McAllister serve al piede un passaggio perfetto per la meta di Vincent Clerc. La trasformazione porta i francesi a distanza di break.

Nonostante l’inferiorità numerica, nuovamente, quando sembra che tutto porti ad una resa dei ragazzi in maglia blu, Treviso non ci sta e si riporta con orgoglio nella metà campo avversaria, conquista una punizione ma Botes sbaglia un calcio facile. Questo incide forse anche psicologicamente sull’inerzia del gioco trevigiano.

Tolosa riparte all’attacco. La Benetton si difende con grandissimo orgoglio ma al sessantesimo Albacete trova un varco tra le maglie azzurre e apre la strada per la meta del punto di bonus di Florian Fritz. Il Tolosa finisce il match con un uomo in meno e Treviso avrebbe la possibilità per terminare in cerscendo. Le squadre sono però fisicamente molto provate e un errore di controllo dell’ovale di Toniolatti regala la meta del 35 a 14 finale a Tolosa.

Smith può essere contento dei suoi ragazzi anche se ci sono molti aspetti del gioco su cui lavorare, dalla mischia, al gioco al piede alla disciplina di gioco. L’esperimento Morisi può considerarsi positivo. In chiave azzurra registriamo purtroppo un Tobi Botes che seppur ordinato nella distribuzione dei palloni è veramente troppo discontinuo nel gioco al piede, sia dalla piazzola che in campo aperto, alternando dei veri e propri capolavori a degli errori molto banali.

Nel complesso si è vista comunque una buona Treviso che può uscire a testa alta dallo Stade Ernest Wallon.

3 Commenti

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *