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Fioretto, Valentina Vezzali: a Rio può essere record

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Valentina Vezzali a Rio ci sarà. L’aveva promesso dopo l’incredibile bronzo conquistato a Londra e l’ha ribadito proprio in questi giorni, annunciando anche un’altra bella notizia.
A spazzare via ogni dubbio ci ha pensato la stessa campionessa jesina: sarà mamma per la seconda volta, ma di riporre il fioretto nell’armadietto non ne ha alcuna intenzione.

Anche perché, a ben vedere, non ce ne sarebbe motivo. Il 9 giugno del 2005 Valentina mise al mondo Pietro, il suo primo figlio, ormai famoso quasi quanto la mamma grazie alla pubblicità delle merendine.  Esattamente quattro mesi dopo, a Lipsia, tornava campionessa del mondo, conquistando il suo quarto titolo iridato individuale (ne sarebbero poi arrivati altri due, a cui sommare i sette a squadre e i sei ori olimpici conquistati da sola o in compagnia, per tacere di altri podi o di vittorie in ambito europeo o in Coppa del Mondo). E allora perché non presentarsi a Rio, quando dalla nascita del nuovo bambino (il nome glielo potete suggerire voi via Twitter) saranno passati ben tre anni?

Al ritiro Vale non ci pensa nemmeno. Ha ancora obiettivi e record da raggiungere: i sette titoli olimpici di Edoardo Mangiarotti, le 10 medaglie ai Giochi di Aladar Gerevich. Non sarà semplice nemmeno qualificarsi, perché con ogni probabilità mancherà la prova a squadre, e la concorrenza interna è fortissima anche per una come lei. Però Vale, la meno decoubertiniana tra gli olimpionici, ci vuole essere, e non solo per il gusto di partecipare.

Nel 2016 avrà 42 anni e qualche mese, e potrebbe diventare lo schermidore più anziano di sempre a vincere un titolo olimpico individuale. Il club degli ori quarantenni è ristretto a quattro nomi. Nel 1928 il francese Lucien Gaudin conquistò il titolo nella spada e nel fioretto individuale, a 42 anni ancora da compiere. Vent’anni dopo, a Londra, fu Ilona Elek a laurearsi campionessa nel fioretto a 41 anni. Poi a Helsinki ’52 e Roma ’60 arrivò il turno di due sciabolatori ungheresi quarantenni: Pal Kovacs e Rudolf Karpati. Nella sua rincorsa agli ori di Mangiarotti, incidentalmente, Valentina Vezzali potrebbe battere anche loro. E magari nemmeno lo sa: tanto un record in più o in meno che differenza volete che faccia?

gabriele.lippi@olimpiazzurra.com

Twitter: GabrieleLippi1

Foto di Augusto Bizzi

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