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Ciclismo

Mondiale di ciclismo: chi per il dopo-Cavendish? Ecco tutti i favoriti

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Domani è il giorno. Si è parlato tanto della corsa in linea maschile elite dei Mondiali di ciclismo 2012 a Valkenburg. La cittadina olandese ha presentato un percorso mediamente selettivo, che presenta due salite. Il Bemelerberg nella prima parte del circuito, seguito da un tratto di falsopiano e pianura che precedono la discesa che porta ai piedi della salita finale. Il Cauberg. Un nome che non può che ricordare l’Amstel Gold Race, classica primaverile il cui arrivo è posto proprio sulla sommità di questa cote. Domani, come nelle gare di ieri e di oggi, l’arrivo sarà posto dopo ulteriori 1600 metri circa di pianura.

Il favorito numero uno è Philippe Gilbert. Dopo un 2011 straordinario, in questo 2012 aveva faticato, specialmente nella prima parte di stagione. Alla Vuelta, però, sembra essere tornato quello vincente, ma specialmente convincente, dell’anno scorso. Il Cauberg sembra cucito per le sue caratteristiche e non va escluso un suo arrivo in solitaria dopo essersi scrollato di ruota il plotone sulle rampe dell’ultima ascesa. Sempre tra i belgi non vanno sottovalutati Greg Van Avermaet e Tom Boonen. Il primo potrebbe sfruttare il marcamento che tutti gli avversari faranno al suo capitano e sorprendere le altre nazionali, mentre il secondo si terrà tranquillo nella pancia del gruppo per arrivare a disputare un’eventuale volata ristretta.

Assieme al Belgio, le redini della corsa dovrebbero essere in mano alla Spagna, che vanta un ventaglio di corridori di altissimo livello. La prima punta dovrebbe essere Alejandro Valverde. Dopo una Vuelta di alto livello chiusa in seconda posizione, il murciano potrebbe tentare il colpaccio. Tra i migliori al mondo in salita, è dotato di un ottimo spunto veloce che lo rende un avversario temibile per tutti in caso di arrivo in gruppetto. Sarà affiancato da Joaquim Rodriguez che cercherà di far saltare il banco in salita. Potrebbe provare l’attacco da lontano Alberto Contador, che se arrivasse con tutti i migliori negli ultimi km avrebbe poche speranze di vittoria. Non sembra in gran forma Samuel Sanchez, ma va sempre tenuto d’occhio al pari di Juan Antonio Flecha, espertissimo clasicomane. Non andrà assolutamente sottovalutato quell’Oscar Freire, che ha già dalla sua tre vittorie nella corsa iridata, e che domani disputerà l’ultima gara della carriera.

In un’ideale griglia di partenza il terzo posto potrebbe essere occupato dall’Italia, alla quale mancano però due elementi rispetto alle nazionali appena citate. In primis uno specialista delle Classiche, oltre che un uomo veloce in grado di reggere in salita. Il capitano dovrebbe essere Vincenzo Nibali, che con la classe potrebbe sopperire ad un percorso che teoricamente gli impedirebbe di fare la differenza. Alle sue spalle tanti uomini in grado di fare bene: da Moreno Moser a Diego Ulissi, passando da Luca Paolini, Marco Marcato, Rinaldo Nocentini, Oscar Gatto, Dario Cataldo e Matteo Trentin.

L’Australia punterà quasi tutte le sue carte su quel Simon Gerrans che alla Milano Sanremo ha preceduto Fabian Cancellara e lo stesso Nibali. Sembra essere in ottima forma ed è veloce allo sprint. E’ sicuramente tra gli uomini da battere. Difficilemente, invece, arriveranno a disputarsi la volata Michael Matthews ed Heinrich Haussler.

L’Olanda correrà in casa, ma obiettivamente le speranze di conquistare l’iride sono davvero risicate. I più adatti potrebbero essere Lars Boom e Niky Terpstra, ottimi passisti che non disdegnano comunque le difficoltà altimetriche. Sarebbe forse tardi, per loro, attendere gli ultimi 3km.

Non andrà sottovalutata la squadra norvegese, che nonostante si schiererà al via con soli 3 uomini, potrebbe dire la sua. Principalmente con Edvald Boasson Hagen, che nel mese di agosto ha vinto il GP Plouay e si è ben comportato anche nelle classiche Canadesi. Ha sicuramente la gamba per reggere le difficoltà del percorso e come spunto veloce è secondo a pochi. Ha delle buone possibilità anche il compagno Lars Petter Nordhaug, che ha vinto il GP di Montreal precedendo Moreno Moser in volata. E’ resistente ed esplosivo, adattissimo al tracciato.

Bisognerà fare attenzione anche ai francesi, rappresentati da Thomas Voeckler. Combattivo, talvolta troppo, cercherà in tutti i modi di far saltare il banco con attacchi, anche privi di senso tattico, da qualsiasi distanza e in qualsiasi momento. Si giocheranno le loro chances anche Sylvain Chavanel e Tony Gallopin.

Non ci siamo dimenticati di Peter Sagan, state tranquilli. Il giovane talento della Liquigas guiderà la nazionale slovacca votata totalmente alla sua causa. Non teme certo il Cauberg(all’Amstel era andato vicino al successo) e allo sprint è tra i migliori al mondo: l’unica incognita potrebbe essere la condizione fisica. Dopo un Tour ad altissimi livelli non si è fatto quasi mai vedere e in quelle situazioni non ha mai convinto in toto. In ogni caso, sono passate praticamente due settimane e la condizione fisica potrebbe essere cresciuta da quel momento.

Si giocherà le sue carte anche John Degenkolb, che dopo i 5 successi della Vuelta punterà alla maglia con i colori dell’arcobaleno. Forse il percorso per lui è duro, ma non è un semplice velocista. Se dovesse riuscire a difendersi in salita, attenzione anche a lui! Siccome parliamo di Mondiale, anche Matti Breschel potrebbe dire la sua. Verso la fine di settembre riesce sempre ad esprimersi al meglio ed è già salito più volte sul podio del Mondiale. La Gran Bretagna, con un percorso che pare troppo duro per Cavendish, dovrebbe affidarsi alle gesta del giovane Jonathan Tiernan-Lochte, che l’anno prossimo passerà al Team Sky. Difficilmente potranno inserirsi nella lotta alle prime posizioni corridori rappresentativi del Team GB come Wiggins e Froome. Cercherà di bissare l’ottima prestazione della cronometro il bielorusso Vasili Kiriyenka, magari con un attacco a lunga gittata come suo solito.

Domani a quest’ora sapremo chi indosserà per un anno la maglia di Campione del Mondo, speriamo dopo una gara dall’alto tasso tecnico e spettacolare. Le premesse ci sono, ora tocca ai corridori renderle realtà.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

foto: examiner.com.au

 

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