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Atletica

Mela marcia Schwazer ammette: ho fatto uso di EPO

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Nella giornata più bella (dopo quella dell’esordio) per l’Italia in questi Giochi Olimpici con l’oro di Campriani, l’argento di Fabbrizi ed il bronzo di Morandi, arriva una doccia fredda. Non ci voleva. Soprattutto così inaspettata. Alex Schwazer salterà la 50km di marcia di sabato in cui era chiamato a difendere il titolo conquistato a Pechino. Non mancherà per un’influenza come nel caso della 20km, ma per un brutto affare: DOPING. Questo il comunicato del Coni: “Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, sentito il capo delegazione, Raffaele Pagnozzi, ha disposto l’esclusione immediata dalla squadra olimpica di un atleta che non è ancora giunto a Londra. Si è avuta una notifica di esito avverso per un controllo antidoping disposto precedentemente dalla Wada. Il Capo Gruppo della disciplina interessata è stato prontamente informato dal Coni per gli adempimenti di conseguenza”. Il Coni per il momento non conferma l’identità dell’escluso ma a farlo è il suo allenatore, l’ex marciatore Michele Didoni: “Meno di un’ora fa Schwazer mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una notizia brutta, il fermato per doping è lui” seguito dalle parole dello stesso atleta: “Ne ho fatto uso perchè volevo essere il più forte per questa Olimpiade. Ho sbagliato, adesso la mia carriera è finita” ha dichiarato all’Ansa il marciatore disperato. Si sarebbe trattato del controllo a sorpresa del 30/6, quando si era già in “periodo pre-olimpico”. La lettera consegnata al Coni parla di marker dell’Epo o metaboliti dell’Epo.

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