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Ciclismo

Voeckler vince la tappa, ma Nibali ci prova

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Il coraggio è una dote che non è mai mancata a Vincenzo Nibali: già al Lombardia dello scorso anno e alla Liegi in primavera aveva stupito il pubblico con azioni da lontano, spettacolari ma infruttuose. Lo Squalo dello Stretto si è ripetuto oggi, nella decima tappa del Tour de France verso Bellegarde-sur-Valserine, andando all’attacco nella picchiata dalla Colombière; una discesa tecnica e dunque molto adatta alle sue caratteristiche, affrontata all’attacco con l’aiuto, per una manciata di chilometri, di Peter Sagan, in fuga dal mattino. Tuttavia, il Team Sky è una squadra forte quasi quanto la US Postal di Armstrong e ne dà un’altra dimostrazione sulla successiva salita di terza categoria: il gran lavoro di Richie Porte annulla di fatto l’azione del siciliano, comunque meritevole di applausi. D’altronde, dopo il totale dominio di Wiggins a cronometro, ogni frazione può essere buona per portare un attacco che faccia quantomeno vacillare il britannico dal trono della maglia gialla.

Per quanto riguarda la vittoria di tappa, l’uomo del giorno è Thomas Voeckler: T-Blanc, idolo della folla francese per le sue ripetute imprese alla Grande Boucle, fa parte di un nutrito gruppo di 25 corridori che si avvantaggia dopo la partenza. Con l’ascesa alla Colombière, assieme a lui restano Michele Scarponi, Luis León Sánchez e Dries Devenyns, mentre un incredibile Jens Voigt recupera oltre 1′ di ritardo riportandosi sul plotoncino negli ultimi chilometri.  Gli ultimi mille metri sono veramente spettacolari: l’alsaziano, scattato per riprendere Devenyns e Voigt, salta i due compagni di fuga e si invola in solitaria, sempre con la sua pedalata “fuori di sella” molto particolare;  Sánchez e Scarponi provano a rientrare, ma alla fine il marchigiano deve accontentarsi del secondo posto e il murciano è quarto dietro Voigt. Il gruppo dei migliori, senza che nessuno abbia dato segni di cedimento, chiude a 3’16” dal vincitore.

Domani è il gran giorno del tappone alpino, forse il più duro di questa edizione del Tour: partenza da Albertville, nota località sciistica savoiarda, scalata al Col de la Madeleine (25.3 km al 6%, GPM hors categorie), quindi alla Croix de Fer (22.9 km al 6.9%, HC), al Mollard (5.7 km al 6.8%, seconda categoria) e traguardo a La Toussuire dopo 148 km, al termine di altri 18 km in salita al 6.1%.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da flickr.com

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