Seguici su

Rugby

Rugby, Nick Mallett tuona: “Per l’Italia impossibile vincere a Twickenham. O’Shea stia attento a non perdere la reputazione”

Pubblicato

il

L’Italrugby, reduce da due batoste tra le mura amiche rimediate contro Galles e Irlanda, si appresta a scendere in campo domenica nel magnifico scenario di Twickenham al cospetto dell’Inghilterra per il terzo turno del Sei Nazioni 2017. Una sfida a dir poco improba quella che attende gli azzurri contro i campioni in carica, i quali avranno tutta l’intenzione di proseguire senza intoppi nel loro cammino proiettato ad uno storico back to back. La formazione allenata da Eddie Jones si è aggiudicata le ultime 16 partite disputate, a sole due lunghezze dal record griffato dagli All Blacks qualche mese fa.

A pochi giorni dall’appuntamento ha voluto esprimere il proprio parere Nick Mallett, ct della nostra Nazionale dal 2007 al 2011 e oggi commentatore all’età di 60 anni. “Cercare di imporre il proprio gioco sull’Inghilterra sarebbe una scelta suicida” – ha dichiarato il tecnico sudafricano alla BBC. “Vincere a Twickenham con questa squadra penso sia impossibile. Lo stato del rugby italiano è questo: una nazionale che gioca in un torneo dove le altre sono molto più forti”.

Allenare l’Italia – ha proseguito deciso Mallett – è un incarico molto difficile. Ho sempre pensato che sia la sfida maggiore per qualsiasi coach. Se ne esci con la reputazione intatta, significa che hai fatto un lavoro fantastico. Spero che Conor ci riesca”. Un commento anche sul tema dell’inclusione eventuale di altre squadre al posto dell’Italia: “E’ nella natura di ogni competizione e dovrebbe esserlo anche per il Sei Nazioni. Magari non da subito, ma bisognerà pensare a un sistema che offra l’opportunità di entrare nel torneo alla Georgia o alla Romania”.

simone.brugnoli@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Profilo Twitter Mallett

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *