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Tennis, Australian Open 2017: Fognini ed Errani, due vittorie per il riscatto

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Il 2016 non è stato certamente l’anno di Fabio Fognini e Sara Errani. Una stagione quella passata sofferta, con qualche infortunio di troppo e con molte più ombre che luci. Per entrambi il nuovo anno è ricominciato con grandi cambiamenti, specialmente nella guida tecnica con il ligure e la bolognese che hanno deciso di salutare i loro storici coach e di intraprendere un nuovo percorso professionale.

Fognini è attualmente seguito dal tecnico argentino Franco Davin, storico allenatore di Coria, Gaudio e Del Potro, capace di portare tutti e tre i suoi connazionali al vertice del tennis mondiale. Questo è l’obiettivo anche con il nativo di Arma di Taggia e l’inizio è stato sicuramente promettente. Una bella e convincente vittoria quella di Fabio, che ha superato in tre set Feliciano Lopez con il punteggio di 7-5 6-3 7-5. Sicuramente sono importanti le 28 palle break conquistate da Fognini, con il ligure molto aggressivo in risposta e capace di mettere in difficoltà un giocatore sempre ostico come lo spagnolo.

Davin sta lavorando molto anche sull’aspetto mentale e sull’atteggiamento in campo di Fognini, che è apparso più concentrato rispetto alle versioni precedenti. Ora lo aspetta la sfida con il francese Benoit Paire, altro giocatore dal carattere fumantino. Un test di prova veramente significativo per Fabio, che deve dimostrare che il successo con Lopez non può essere il solito fuoco di paglia come tante altre volte in carriera.

Riscontri positivi arrivano anche da Sara Errani, che torna finalmente alla vittoria, mettendosi alle spalle un periodo veramente buio. La giapponese Ozaki era sicuramente un’avversaria ampiamente alla portata della bolognese, ma in alcuni momento è sembrato davvero di vedere la vecchia Sarita.

Il cambiamento per Sara in questo 2017 è stato quasi epocale, con l’addio sofferto allo storico coach Pablo Lozano e anche alla Spagna. Errani ha deciso di tornare vicino a casa e di farsi seguire da Michele Montalbini, che l’aveva seguita dagli 8 ai 15 anni. Tante novità, anche nella preparazione fisica, che hanno portato anche a qualche acciacco muscolare, ma che finora sembrano dare i frutti sperati.

Come per Fognini, anche per Sara c’è un test importante al secondo turno. L’azzurra affronterà la russa  Ekaterina Makarova, numero 34 del mondo, avversaria complicata, ma che può davvero ridare fiducia e coraggio alla nostra portacolori.

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