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Sci Alpino, Coppa del Mondo: gli slalomisti azzurri del futuro. Il ricambio c’è, ma servirà tempo

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La Coppa del Mondo di sci alpino apre le sue porte allo slalom. Dopo l’esordio con il gigante di Soelden, a Levi andranno in scena una prova maschile ed una femminile tra i rapid gates. Attesa sicuramente per la squadra azzurra, che parte con grandi ambizioni e con la volontà di migliorare una stagione passata che ha alternato buone e cattive prestazioni.

I punti fermi sono sempre quelli: Stefano Gross, Patrick Thaler, Giuliano Razzoli, Manfred Moelgg. Questo è sicuramente un quartetto di grande affidamento e dal quale arriveranno i risultati migliori e si spera qualche vittoria o piazzamento sul podio. Purtroppo la carta d’identità non perdona e le stagioni come gli anni passano e quindi c’è bisogno che da dietro vengano fuori dei giovani promettenti, in modo da poter garantire un ricambio all’altezza negli anni futuri.

In quel di Levi sarà al cancelletto di partenza Tommaso Sala, probabilmente il miglior prospetto tra i giovani slalomisti azzurri. Lo scorso anno il 21enne delle Fiamme Oro ha chiuso al settimo posto della classifica di specialità in Coppa Europa, centrando come miglior risultato il secondo posto in Spagna a La Molina. In Coppa del Mondo ha partecipato a tre gare e non è mai riuscito a qualificarsi per la seconda manche. Da questa stagione resterà in pianta stabile nel gruppo azzurro e l’obiettivo è quello di migliorare il pettorale di partenza e puntare ad entrare con regolarità tra i migliori trenta.

Non sono più giovanissimi, essendo classe 1989, Riccardo Tonetti ed Andrea Ballerin. Soprattutto dal primo si attende una maggior costanza nei risultati, mentre il secondo deve prima di tutto abbassare il pettorale di partenza se vuole risultare competitivo in Coppa del Mondo.

Giordano Ronci era considerato il nuovo talento dello slalom azzurro, ma purtroppo il romano si è un po’ perso. L’impatto con la Coppa del Mondo è stato difficile, con Giordano che non è mai riuscito ad accedere ad una seconda manche. Una serie di risultati negativi che non hanno certamente agevolato lo sciatore azzurro, che ha perso un po’ di fiducia e che inoltre hanno portato anche i tecnici italiani a prendere altre decisioni per quanto riguarda le convocazioni nella nazionale maggiore.

Tra i giovani da tenere d’occhio, soprattutto in Coppa Europa, ci sono Federico Liberatore (1995) e Federico Vietti (1997). Entrambi ancora molto acerbi e che devono fare ancora esperienza per essere competitivi a certi livelli. Inoltre ci vuole anche un po’ di fortuna per emergere e magari evitare gli infortuni, cosa non riuscita a Liberatore nel suo breve inizio di carriera.

 

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