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Ciclismo

Vuelta a España 2016: Keukeleire beffa tutti in volata, azzurri piazzati

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Una frazione che poteva somigliare molto più ad una classica: nella dodicesima tappa della Vuelta a España 2016 a vincere a sorpresa sul traguardo di Bilbao dopo 193 chilometri durissimi è stato Jens Keukeleire. Volata molto concitata quella conclusiva, con il belga che è riuscito ad anticipare tutti i rivali. Nessun problema per Nairo Quintana che resta in maglia rossa.

Ha faticato molto ad andar via la fuga odierna, che è partita dopo circa 60 chilometri. Sette gli uomini che hanno caratterizzato la prima parte di gara: Peter Kennaugh e David Lopez (Team Sky), Kenny Elissonde (FDJ), Gianluca Brambilla (Etixx – Quick Step), Louis Meintjes (Lampre – Merida), Romain Hardy (Cofidis) e Darwin Atapuma (BMC). Gli ultimi due citati hanno perso quasi da subito terreno, il primo in salita, il secondo a causa di una caduta in discesa. Il plotone, prima guidato dalla Movistar, poi con l’Astana a rilanciare l’andatura, non ha lasciato spazio, riportandosi sotto sull’ascesa dell’Alto el Vivero a 17 dall’arrivo.

Il primo a muoversi al contrattacco è stato Dries Devenyns (IAM Cycling) che ha guadagnato da subito una trentina di secondi. Al termine di una lunga serie di scatti a provaci è stato Alberto Contador (Tinkoff) che però non è riuscito a prendere spazio sugli altri rivali in chiave classifica generale. Alle spalle del belga al comando moltissima confusione, con scatti e controscatti che sono serviti a ridurre il distacco dalla vetta. All’ultimo chilometro il plotone si è ricompattato, lanciato verso la volata finale. Senza un treno che ha preso in mano le operazioni è partito uno sprint davvero lunghissimo, nel quale a spuntarla è stato il belga Jens Keukeleire (Orica Bike Exchange) davanti al francese Maxime Bouet e alla coppia azzurra formata da Fabio Felline (Trek Segafredo) e Kristian Sbaragli (Dimension Data).

Foto: Jérémy-Günther-Heinz Jähnick / Fourmies – Grand Prix de Fourmies, 6 septembre 2015 (B150) / Wikimedia Commons, via Wikimedia Commons

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