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Golf, Ryder Cup 2016. Il countdown è agli sgoccioli, riflettori accesi sull’evento dell’anno

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Ormai ci siamo. Fra poco più di 48 ore la Ryder Cup 2016 avrà inizio sull’Hazeltine National Golf Club di Chaska, nel Minnesota, e 24 fuoriclasse suddivisi in due squadre si sfideranno per aggiudicarsi il trofeo più ambito del panorama golfistico internazionale. Il team Usa, dopo tre sberle consecutive, stavolta sembra avere tutte le carte in regola per rispettare un pronostico che pende nettamente dalla parte della compagine a stelle e strisce guidata da Davis Love III. Non soltanto il fattore campo, infatti, gioca a favore degli americani, ma anche la qualità del gruppo a disposizione del capitano appare davvero notevole. Lo squadrone statunitense annovera tra le proprie fila campioni del calibro di Dustin Johnson, Jordan Spieth e Jimmie Walker, oltre all’esperto Zach Johnson e al veterano Phil Mickelson, giunto alla sua undicesima partecipazione alla Ryder Cup.

Sul fronte opposto, Darren Clarke non parte certamente battuto e può contare sull’immenso talento di Rory McIlroy, risorto negli ultimi mesi dopo un avvio di stagione in sordina e reduce da uno schiacciante trionfo nella FedEx Cup. Accanto al nordirlandese gareggeranno gli esperti Lee Westwood, Henrik Stenson e Sergio Garcia Fernández, il campione olimpico Justin Rose e ben sei esordienti, tra cui spicca il nome di Danny Willett, recente vincitore dell’Augusta Masters.

Nelle giornate di venerdì e sabato il torneo seguirà un copione identico con 4 foursomes e 4 four-ball, mentre domenica saranno 12 sfide singole a sancire la squadra vincitrice della competizione. Ogni vittoria vale un punto e, in caso di parità in un match, si assegna ½ punto a ciascuna squadra, per un totale di 28 punti disponibili. Per vincere sono necessari 14½ punti, ma in caso di pareggio a quota 14 punti il detentore, ossia l’Europa, conserverebbe la coppa. Oltre 40mila persone al giorno sono attese sugli spalti dell’Hazeline National Golf Club, a testimonianza del clamore mediatico che accompagna un torneo che da almeno due decenni rappresenta una miniera d’oro per gli organizzatori. Il PGA of America, tra l’altro, ha deciso di destinare in beneficenza 200mila dollari per ciascuno dei partecipanti, i quali avranno l’opportunità di decidere a chi devolvere in beneficenza l’intera somma.

Chi vincerà dunque la 41a Ryder Cup? Lo scopriremo domenica notte, ma da venerdì alle 14.30 ora italiana non resta altro da fare che godersi lo spettacolo di un torneo che è riuscito ad avvicinare al golf anche i profani della disciplina e che nel recente passato ha regalato gioie indelebili ai fratelli Molinari, alfieri italiani rimasti ai margini della competizione nelle ultime due occasioni, ma pronti a riprendersi la scena in vista dell’attesissima rassegna capitolina del 2022.

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Foto: Twitter Ryder Cup

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