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Vela, Olimpiadi Rio 2016: le speranze dell’Italia. 49er e RS:X femminili per le medaglie, occhio agli ‘ingegneri volanti’

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49erFX, RS:X femminile e Nacra 17.
Dalle regate di queste tre classi veliche ci si aspetta, alla vigilia dei Giochi, le maggiori gioie per i colori azzurri nella Baia di Guanabara. Campionesse italiane, europee e mondiali (più un altro bronzo iridato) nel quadriennio che ha diviso Londra 2012 da Rio 2016, Giulia Conti e Francesca Clapcich sono attese da una medaglia in Brasile, non giova nemmeno negarlo. Le padrone di casa Grael-Kunze partono sicuramente con i favori dei pronostici nella classe 49erFX, ed anche questo non è negativo: ciò potrebbe rendere infatti ancora più dolce la famosa “ciliegina” all’esperto e affiatatissimo tandem rosa romano-triestino…

Fino a quattro anni fa, parlare di tavola da surf alle Olimpiadi faceva automaticamente scattare il nome di Alessandra Sensini, indiscussa regina del windsurf (poi RS:X) a Cinque Cerchi. Ora che la grossetana ha deciso di danzare con onde e vento solo per diletto, tocca alla romana dal sorriso contagioso, Flavia Tartaglini, proseguire la tradizione azzurra in questa specialità. Quarta nel ranking, la romana è la tipica atleta capace di tutto e il suo contrario, in pratica, c’è da sperare che la settimana di regate brasiliane ci regali più giornate-sì che giornate-no, nella RS:X femminile… A livello internazionale, non sono presenti medaglie sotto la voce Tartaglini, eppure pensare che la prima possa arrivare proprio nella kermesse più importante non è assolutamente una follia (anche perché, soltanto l’olandese Lilian De Geus pare “sicura” di un posto sul podio). A 31 anni, sarebbe il modo migliore…per iniziare una carriera olimpica e il dopo-Sensini!

Occhio agli “ingegneri volanti” della Nacra 17. L’esordio olimpico dell’unica classe mista in programma potrebbe rivestire di un metallo pregiato l’esordio olimpico di Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri. Sempre ai vertici in questo quadriennio, la coppia veneto-ligure è fra le (tre) candidate alla vittoria finale in Brasile: bronzo Mondiale 2016, due volte sul podio agli Europei (bronzo nel 2014 e argento nel 2015), numero 2 nel rank. Il catamarano azzurro parte alla pari con i francesi Billy Besson-Marie Riou e con gli australiani Jason Waterhouse-Lisa Darmanin. Un ritorno in Italia senza medaglia al collo sarebbe, sinceramente ed oggettivamente, una delusione…

Due sono gli outsiders classici, per quanto riguarda i colori azzurri della vela a Rio. Si tratta di Francesco Marrai (Laser Standard, 10° nel ranking di classe) e Mattia Camboni (RS:X maschile, 7°). Il toscano e il laziale non partono certo dall’Italia con i galloni dei “podiabili”, tuttavia i due giovincelli hanno dimostrato in questi anni di avere la Medal Race facile…

Chiaramente, l’accesso alla Medal Race è anche l’obiettivo minimo di tutti gli altri azzurri qualificati a Rio 2016. Ma se per i suddetti, diciamo in un certo senso che essa rappresenta il target minimo da centrare in Brasile, per Tita-Zucchetti (49er), Giorgio Poggi (Finn), Silvia Zennaro (Laser Radial) e la neo-coppia Berta-Sinno (470 femminile) la partecipazione all’atto finale è l’obiettivo massimo raggiungibile.

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giuseppe.urbano@oasport.it

Foto: pagina FB Federvela

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