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Tuffi, Europei Londra 2016: Prokopchuk da applausi, Batki è settima ma felice

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Sfuma il sogno medaglia per Noemi Batki, che è settima nella finale dalla piattaforma con 308.40 punti, e domina per il secondo anno consecutivo l’ucraina Yulia Prokopchuk, elegante come da tradizione e capace di battere anche l’idola di casa, Tonia Couch, prima dopo l’eliminatoria della mattinata. Prokopchuk, al secondo oro consecutivo e al quinto della carriera (in cui spicca anche il bronzo mondiale a Barcellona 2013), si esalta e vola a una media di oltre 75 punti a tuffo con la ciliegina sulla torta dell’84.15 nella verticale indietro. Il totale impressiona anche a livello olimpico (385.90), mentre la britannica si ferma a quota 352.70.

La corsa al bronzo la vince invece un’altra inglese, Georgia Ward (325.05), che tuttavia rischia di vedere i fantasmi sporcando il triplo e mezzo ritornato conclusivo. Ma l’ultimo tuffo non spinge sul podio né la francese Laura Marino, quinta con 314.55 e due errori, né l’azzurra Batki, frenata già nella prima serie da un brutto triplo e mezzo avanti abbondante e alla quale non bastano due grandi prestazioni nei suoi cavalli da battaglia, il ritornato (80) e il doppio e mezzo rovesciato (71.40), per difendere il bronzo di Rostock 2015.

A dir la verità, la triestina non si è presentata al top della forma a questi Europei, frenata negli ultimi mesi da un problema nell’avvitamento indietro, oggi lasciato per ultimo nel programma, che l’ha condizionata anche alle World Series. Positivi comunque i segnali odierni: ingressi sempre un po’ scarsi, anche nello scoglio della verticale, ma consapevolezza di potersi ritrovare verso Rio 2016. Domani Noemi Batki gareggerà nel sincro misto 10 metri con Maicol Verzotto, al quale va il grido di battaglia dai microfoni di RaiSport: “Sono molto carica, forza Maicol”.

E ancora, con grande umiltà e autocritica: “Non ero pronta per questa gara, le cose non vanno sempre bene. Ho avuto una stagione difficile, sono contenta, ora me la posso giocare. Mi spiace per il primo tuffo, volevo farlo a tutti i costi bene. Ho dovuto staccare e ricominciare a crederci. Ero arrivata a un punto in cui più provavo e più rischiavo di farmi male. Ora sono fiduciosa per agosto, ce la metterò tutta“. Ritrovarla al massimo sarebbe una bella notizia.

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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