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Tennis, Internazionali d’Italia Roma 2016: i dolori di Federer e l’ascesa di Thiem

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Mi sento bene e sono speranzoso allo stesso tempo. Ho giocato solo 5 match negli ultimi 4 mesi, quindi non sono proprio carichissimo, ma sono uno che pensa positivo e ho intenzione di riprendermi bene da Madrid e anche da qui. Spero che i prossimi giorni siano più facili e sono convinto di potermi allenare bene la prossima settimana. Ci sono varie opzioni: stare a Roma, andare a Parigi, tornare in Svizzera. Se riposarmi se allenarmi, se fare fisioterapia… queste cose qui.Resto comunque convinto di poter fare bene a Parigi. Penso che in 7 giorni riuscirò a capire come potrò realmente giocare al Roland Garros”. Sono queste le parole di Roger Federer dopo essere uscito sconfitto negli ottavi di finale degli Internazionali d’Italia 2016 dal confronto col giovane talento (numero 15 del mondo) Dominic Thiem. Un ko quasi atteso per Roger che già nella giornata di ieri aveva candidamente ammesso di essere sorpreso della vittoria contro un altro giocatore interessante ed appartenente alla nuova generazione, vale a dire il tedesco Alexander Zverev. Nel match odierno, invece, c’è stato poco da fare e nonostante gli sforzi del fenomeno di Basilea di mettere in difficoltà Thiem con angoli o effetti particolari, il risultato ha premiato l’austriaco.

Un tennis solido al tempo stesso bello da vedere quello di Dominic con un rovescio ad una mano, merce rara in un contesto in cui la presa bimane la fa ormai da padrona. Gioco tecnico ma anche dinamico quello del 22enne austriaco che nel club dei “Saranno Famosi” sembra essere quello con la forza mentale giusta. Del resto, l’essere ad un tiro di schioppo dalla top 10 è la testimonianza chiara delle grandi potenzialità di Thiem che ha iniziato questo 2016 come meglio non poteva grazie alle vittorie di Buenos Aires ed Acapulco e la finale di Monaco persa con Philipp Kohlschereiber. Un’ascesa che continua e vedrà il numero 15 del ranking sfidare, nei quarti di finale del torneo di Roma, un altro top 10 ovvero Kei Nishikori. Che oggi vi sia stato un immaginario passaggio di consegne tra sua maestà Roger e il giovane rampante? E’ presto per dirlo e il campo ci rivelerà come sempre le risposte che cerchiamo.

 

 

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Immagine: pagina FB Supertennis

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