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Ciclismo

Giro d’Italia 2016: la grande sfida di Vincenzo Nibali

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Dopo due anni in giallo con risultati altalenanti, Vincenzo Nibali tornerà al Giro d’Italia, già vinto nel 2013. Una sfida vera sulla strada e non solo, con il sogno olimpico sempre più pressante e la necessità di vincere una grande corsa a tappe dopo il flop dello scorso anno al Tour de France.

L’Astana, come successo negli ultimi anni, ha lasciato al campione nazionale italiano la possibilità di prepararsi in maniera specifica per la Corsa Rosa, andando a sacrificare potenziali risultati nella prima parte di stagione per presentarsi al meglio in quel di Apeldoorn, in Olanda, dove si aprirà il Giro. Nibali, fino ad ora, non ha dato grandi segnali: anche nelle ultime uscite ha pagato dazio rispetto ai migliori (sia al Trentino che alla Liegi non è mai stato tra i più brillanti in salita) ma nelle scorse stagioni è sempre riuscito a trovare il colpo di pedale giusto.

L’incognita, come lo scorso anno, è che Paolo Slongo, suo preparatore, sia arrivato leggermente lungo con i calcoli e che Nibali trovi la forma solo nell’ultima settimana: certo, le salite saranno concentrate nella seconda parte del Giro ma già la cronometro in Chianti può segnare il destino della maglia rosa. Il precedente, che risale allo scorso Tour, esiste, con un Nibali imballato salvo poi esplodere nella seconda parte della Grande Boucle, buona solo per una vittoria di tappa, per quanto prestigiosa e spettacolare. Il reiterarsi di questo errore avrebbe un peso specifico maggiore rispetto a dodici mesi or sono ma è impossibile giudicare allo stato attuale delle cose.

La grande sfida di Nibali, però, è anche a livello di immagine. Da uomo simbolo del ciclismo italiano, non può permettersi di perdere. Questo Giro è nato per il messinese e deve finire nelle sue mani, quantomeno nella concezione dell’opinione pubblica che rivuole un vincitore italiano per il Trofeo senza fine. Con Nibali alla partenza, fare altri nomi sembra quasi superfluo. Vincenzo si è messo in gioco, smarcandosi dal confronto diretto con i vari Contador, Froome e Quintana per arricchire il proprio palmares, quasi senza l’esistenza di alcun dubbio sulle sue possibilità di dominare in lungo e in largo la gara. 

Gli avversari, in ogni caso, non mancano, con Mikel Landa (Team Sky) e Alejandro Valverde (Movistar) indiziati principali per rompere le uova nel paniere a Nibali. Due spagnoli, il primo tra le altre cose allontanato dall’Astana di Nibali e Aru perché ritenuto superfluo, contro lo Squalo: obiettivo maglia rosa in una corsa di 21 giorni tra l’Olanda e Torino. Tutta, nel segno rosa.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Pier Cololmbo

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