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Judo, Mondiali junior 2015: Giappone senza rivali, l’Italia fa esperienza

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Otto medaglie d’oro sulle diciotto disponibili, per un totale di quattordici piazzamenti sul podio: è questo il bilancio del Giappone al termine dei Campionati Mondiali junior di judo 2015, che si sono tenuti ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. Proprio come lo scorso anno, la squadra nipponica ha ribadito la sua schiacciante superiorità sul resto del mondo, naturalmente grazie ad un bacino di praticanti quantitativamente e qualitativamente di grande spessore. La bandiera del Sol Levante è stata innalzata sul gradino più alto del podio grazie a Ryuju Nagayama (60 kg), Masaya Asari (66 kg), Funa Tonaki (48 kg), Haruka Funabuko (57 kg), Nami Nabekura (63 kg) e Wakaba Tomita (+78 kg), senza dimenticare il doppio successo nell’epilogo delle prove a squadre.

Il dominio del Giappone è in realtà la punta dell’iceberg di un continente asiatico in grande fermento, come hanno già dimostrato i Mondiali senior di Astana: al secondo posto del medagliere troviamo infatti la Corea del Sud, grazie ai due titoli firmati Kang Heon-Cheol (73 kg) e Lee Hye-Kyeong (48 kg), mentre la miglior squadra europea, la Russia, è terza, sempre con due medaglie d’oro (Niyaz Ilyasov tra i 100 kg e Tamerlan Bashaev tra i +100 kg). Parlando delle potenze del nostro continente, poi, va segnalato il passo falso della Francia, che pur conquistando sei medaglie (il miglior totale dopo quello dei giapponesi), ha collezionato solamente cinque bronzi individuali ed un argento nella prova a squadre femminile.

Come nella passata edizione di Fort Lauderdale, in Florida, l’Italia ha concluso la manifestazione iridata giovanile senza medaglie: i migliori piazzamenti sono arrivati per mano di Andrea Carlino (55 kg) ed Alessandra Prosdocimo (70 kg), settimi classificati nelle rispettive categorie di peso. Nella classifica finale delle prove individuali l’Italia si è dunque classificata al ventottesimo posto, a pari merito con la Bielorussia, anche se quest’ultima compagine avrebbe poi ottenuto un bronzo nella prova a squadre maschile. Nel complesso, però, la spedizione va considerata positivamente, anche perché alcuni degli atleti più promettenti della squadra azzurra fanno ancora parte della categoria cadetti, come il campione del mondo dei più giovani Giovanni Esposito (66 kg) ed il campione europeo, sempre fra i cadetti, Manuel Lombardo (60 kg), entrambi peraltro battuti da atleti accreditati di importanti teste di serie. Per questi atleti la partecipazione ai Mondiali junior ha rappresentato dunque un’esperienza da mettere a frutto nella prossima stagione.

MEDAGLIERE

#

PAESE

O

A

B

TOT

1.

Giappone (JPN)

8

4

2

14

2.

Corea del Sud (KOR)

2

1

2

5

3.

Russia (RUS)

2

1

1

4

4.

Georgia (GEO)

1

3

1

5

5.

Paesi Bassi (NED)

1

0

2

3

6.

Kazakhstan (KAZ)

1

0

1

2

7.

Croazia (CRO)

1

0

0

1

Kosovo (KOS)

1

0

0

1

Ungheria (HUN)

1

0

0

1

10.

Brasile (BRA)

0

2

3

5

11.

Slovenia (SLO)

0

2

2

4

12.

Spagna (ESP)

0

2

0

2

13.

Francia (FRA)

0

1

5

6

14.

Mongolia (MGL)

0

1

2

3

15.

Romania (ROU)

0

1

0

1

16.

Germania (GER)

0

0

5

5

17.

Ucraina (UKR)

0

0

3

3

18.

Azerbaijan (AZE)

0

0

2

2

19.

Bielorussia (BLR)

0

0

1

1

Cuba (CUB)

0

0

1

1

Gran Bretagna (GBR)

0

0

1

1

Polonia (POL)

0

0

1

1

Portogallo (POR)

0

0

1

1

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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