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Scherma, Mondiali Mosca 2015: l’impresa sulla Francia non basta. Spada maschile quarta, ma Rio si avvicina

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Nonostante un inizio di giornata maestoso, la spada maschile italiana manca il podio ai Mondiali 2015 di Mosca ed è quarta nella prova a squadre. Giunti in semifinale contro ogni pronostico, Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli si arrendono prima all’Ucraina (11-15) e dunque alla Svizzera (24-38) nell’assalto per il bronzo. La medaglia, che manca da San Pietroburgo 2007 (argento), rimane quindi ancora stregata. La corsa per la qualificazione a Rio 2016, però, svolta: dopo una stagione sottotono e il dodicesimo posto europeo, questo legno iridato ha anche una valenza positiva. Fa morale e, soprattutto, dona all’Italia punti fondamentali in ottica ranking. La reazione tanto attesa c’è stata.

Ma il sabato degli spadisti, che non si sarebbe vissuto senza la super rimonta di Marco Fichera ieri agli ottavi contro la Repubblica Ceca, rimarrà nella storia per un assalto da leggenda contro la Francia super favorita e vincitrice di quasi tutti i Mondiali da inizio millennio a oggi. Gli azzurri sono tatticamente perfetti: rimangono in scia dei transalpini per otto periodi, sempre sotto di un paio di stoccate, e mantengono i nervi saldi anche quando è palese la superiorità tecnica e atletica dei rivali. Paolo Pizzo è il primo artefice dell’impresa: due stoccate inflitte a Daniel Jerent, tutto finisce nelle mani di Enrico Garozzo e Gauthier Grumier sul 34 pari. I due migliori spadisti della classifica si sfidano per il tutto per tutto, ma l’esperienza pende ovviamente dalla parte dei bleus. Il siciliano però è on fire: subito un mini break, poi molti colpi doppi fino all’allungo sul 42-39. Che poi diventa 44-41 e infine 44-42. Il grido “Italia, Italia, Italia” che si eleva all’Olimpiysky è da brividi, l’abbraccio successivo da cartolina.

Ci si aspettava molto ma molto di più, invece, dalla spada femminile. Prime nel ranking mondiale, le azzurre deludono incappando in una controprestazione della neo campionessa iridata Rossella Fiamingo, che nel quarto di finale con la Francia chiude con un passivo di dodici stoccate per il 35-45 conclusivo. Prima contro nona del tabellone, ma la differenza si azzera. Anzi: l’Italia è costretta quasi sempre a rincorrere e la Francia tiene in mano le redini dell’assalto per tutti e nove i periodi. E’ un ko che fa male viste le premesse e la squadra tricolore, completata da Bianca Del Carretto (probabilmente all’ultimo Mondiale della carriera), Mara Navarria e Francesca Boscarelli, chiude settima perdendo nettamente 29-45 con la Russia prima di superare 45-32 il Giappone.

La Cina sorprende la Romania e vince l’oro femminile per 45-36, all’Ucraina quello maschile con il punteggio di 34-24 sulla Corea. Proprio l’Ucraina si aggiudica infine il bronzo delle donne battendo 44-42 la Francia.

 

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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