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Nuoto: quanti segnali dall’estero! Ruggito Australia tra due generazioni, vola Heemskerk

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Il nuoto italiano aspetta con trepidazione gli Assoluti di Riccione (14-18 aprile): in Romagna si formerà la squadra azzurra per i Mondiali di Kazan. In Australia, Francia, Olanda, Brasile e Canada, invece, la Pasqua non ha fermato i migliori atleti del panorama internazionale, già lanciati verso la Russia. Tra graditi ritorni, notevoli prestazioni, giovanissimi in rampa di lancio e solide conferme, ecco ciò che è avvenuto (e ancora deve succedere).

GENERAZIONI A CONFRONTO – La copertina dei Trials di Sidney (qui i risultati, si va avanti fino al 10 aprile) è tutta per The Machine, al secolo Grant Hackett. 34 anni, due ori olimpici nei 1500 sl a Sidney 2000 e Atene 2004, ritirato nel 2008, problemi di dipendenza da sonniferi e un ritorno con Kazan nel mirino e più punti di domanda che certezze. Dubbi però subito spazzati via con soli sei mesi di allenamento alle spalle: 3’46”53 nei 400 sl (bronzo, ma niente pass mondiale), 1’46”84 nei 200 sl (quarto posto con qualificazione per la 4×200). Leggenda vivente con ancora voglia di stupire. Come il 18enne Mack Horton, di una generazione successiva come testimonia questa fantastica foto, che il nostro Gregorio Paltrinieri ha studiato da vicino lo scorso ottobre e teme in ottica Rio. Il 3’42”84 nei 400 sl (video) è un interessante guanto di sfida al mondo intero, in attesa dei 1500 sl che si disputeranno l’ultimo giorno di gara. Quello potrebbe essere un momento chiave della stagione perché Horton fa paura. Come fa come sempre paura la 4×100 sl aussie, lanciata da questi verdetti della finale: Cameron McEvoy 48″06, James Magnussen 48″18, Tommaso D’Orsogna 48″54, Kyle Chalmers 48″69. Giovedì 9 toccherà ai 50, per la conferma degli uomini jet che dovranno ispirare il Bomber di Budrio Marco Orsi.

IN MEMORIA DI CAMILLE – “Trasformare il dolore in forza“, il messaggio lanciato da Yannick Agnel alla vigilia dei Campionati Francesi di Limoges dedicati alla memoria di Camille Muffat, tragicamente scomparsa in Argentina dopo l’oro olimpico nei 400 sl a Londra 2012 e l’improvviso ritiro a soli 24 anni lo scorso luglio. Partiamo dalla principale delusione, quella di Florent Manaudou, vincitore dei 50 metri stile libero (21”70) e dei 50 metri farfalla (23”37), ma escluso dalla prova di dorso, che aveva preferito ai 100 metri sl, scelta che si è rivelata sbagliata. In effetti, nel dorso la Francia può sempre contare sui suoi due fenomeni Camille Lacourt e Jérémy Stravius, che si sono contesi le due distanze più brevi di questo stile (50 m per Lacourt in 24”56, miglior crono del 2015, 100 m per Stravius in 53”46). Lo stesso Stravius ha poi sorpreso tutti andando a vincere proprio i 100 metri stile libero (48”50) davanti al capitano Fabien Gilot. Escluso dalla distanza regina, dove ha chiuso fuori dal podio, Yannick Agnel ha comunque nuotato un buon 1’45”97, facendo segnare la miglior prestazione mondiale stagionale sui 200 metri con un crono già migliore di quello che gli consentì di ottenere il bronzo europeo l’anno scorso. Al femminile va segnalato il pokerissimo di Charlotte Bonnet, vincitrice delle cinque prove alle quali ha preso parte (100 e 200 stile libero, 50 e 100 rana, 200 misti), ma la grande sorpresa è arrivata da Béryl Gastaldello, classe 1995, che ha ottenuto tre titoli e cinque qualificazioni mondiali, facendo segnare anche un record nazionale nei 50 metri dorso (28”10), battendo niente meno che Laure Manaudou. Sia Bonnet che Gastaldello non dovrebbero tuttavia nuotare ai Mondiali tutte le gare per le quali hanno ottenuto il pass. Qui l’elenco dei 29 qualificati.

FEMKE AVVISA FEDE – Qualche giorno fa, esattamente il 3 aprile, l’eclettica olandese Femke Heemskerk ha siglato alla Swim Cup di Eindhoven un crono di lusso nei 200 sl. L’1’54”68 di un’atleta 27enne dall’enorme potenziale molte volte però inespresso è il miglior tempo stagionale e la quarta prestazione più veloce di sempre nella classifica mondiale che vede ancora al comando l’azzurra Federica Pellegrini con l’1’52”98 gommato di Roma 2009. Il 2015 potrebbe essere l’anno giusto per esplodere definitivamente anche nei 200. E spicca anche un fulmineo 52”69 nei 100 sl (qui i risultati) a confermare che i conti andranno fatti pure con lei.

OCCHI AL CIELO – Passata la Pasqua si fa sul serio anche in Brasile. Il Maria Lenk Trophy (6-11 aprile, qui i risultati) è valido per le qualificazioni dei carioca ai Mondiali e ai Giochi Panamericani. C’è Cesar Cielo, l’atteso velocista primatista mondiale dei 100 sl, ma non solo. Il Brasile che ha vinto il medagliere in corta a Doha e vuole recitare un ruolo da protagonista alle Olimpiadi di casa cerca conferme anche in vasca lunga.

COCHRANE TRANQUILLO – In casa gareggia senza eccessiva concorrenza e, soprattutto, vanta un’esperienza invidiabile ai massimi livelli internazionali. Per questo il canadese Ryan Cochrane, due medaglie olimpiche e sei mondiali nel mezzofondo, pur senza strabiliare ai Trials di Toronto (qui i risultati) andrà marcato stretto a Kazan. 3’47”50 (400 sl) e 15’01”04 (1500 sl) i tempi, in apparente scioltezza.

 

Francesco Caligaris e Giulio Chinappi 

 

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Foto da: pagina Facebook Mack Horton (Horton e Gregorio Paltrinieri durante gli allenamenti australiani di Greg lo scorso ottobre)

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