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Tiro a volo

Il talento assoluto di Jessica Rossi

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Una ragazza che vince un titolo europeo e uno mondiale di tiro a volo senza nemmeno il porto d’armi non può che essere una fuoriclasse. Ogni volta che partiva per partecipare a qualche gare il suo fucile veniva registrato a nome di un suo compagno di nazionale. Anche la mamma Monica, a causa di quel talento così precoce, “fu costretta” a prendersi il porto d’armi per aiutare la figlia negli spostamenti. Una passione acquisita dal papà Ivan, anch’egli tiratore di alto livello con il quale iniziò a sparare sin da piccola. “Quando avevo 7 anni mio padre lanciò due bersaglietti con la mano e li centrai entrambi”.

Il tanto atteso documento arrivò nel 2010, al compimento dei 18 anni, quando l’azzurra aveva già vinto praticamente tutto: campionessa italiana, europea e mondiale, in tutti e tre i casi la più giovane della storia ad esserci riuscita. Mancava soltanto l’alloro olimpico, puntualmente arrivato a Londra lo scorso anno.

Davanti ai microfoni di Sky Sport, Gianni Petrucci dichiarò: “Il momento più bello dei Giochi di Londra è stato l’oro vinto da Jessica Rossi”. Alla prima partecipazione a cinque cerchi l’emiliana impressionò il mondo con l’incredibile punteggio di 99/100, record mondiale in carica. Medaglia subito dedicata ai terremotati della sua terra.

Pochi giorni fa l’ennesimo trionfo agli Europei di Suhl, in Germania. Gold final vinta sulla slovacca Stefecekova, ancora seconda come a Londra. Sono cambiate le regole, è cambiato il fucile, ora il Beretta DT11 Trap, ma a vincere è sempre lei.

 francesco.drago@olimpiazzurra.com

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